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Profughe a Valli difese con eccessi mediatici: accuse alla coop Con Te e sue giustificazioni, media... l'Arma. Ma si allarga la tensione sui profughi tra i centri sociali e la destra
Lunedi 21 Marzo 2016 alle 22:04 | 0 commenti
Il caso, con relativa intervista a Luc Thibault, che abbiamo riportato venerdì 18 marzo sulla situazione delle giovani profughe ospitate sulle montagne vicentine di Valli del Pasubio, ha scatenato le ire fuori dal...vaso anche dei nostri "amici" dell'Usb. Un sempre più stressato Luc e un certo Marcello Limoli, che ha riempito il nostro mezzo, come ci ha riferito il nostro direttore, di immotivati oltre che dementi improperi, si sono alterati con noi con una virulenza che meriterebbe ben altri obiettivi.
Perchè ci siamo permessi di controllare con i carabinieri se fossero vere le affermazioni di Thibault ricevendo dalle stazioni di Valli e di Schio dell'Arma una più che credibile smentita su loro presunti sopralluoghi presso l'alloggio assegnato alle profughe dalla cooperativa accusata di cattiva gestione.Â
Il nostro primo dovere di cronisti, tra l'altro tradizionalmente sensibili alle istanze di chi lotta per i più deboli, è stato quello di controllare personalmente le fonti per cui non ci tocca essere "apostrofati" in maniera inqualificabile solo perchè, forse, non ci siamo limitati, anche in questo caso, alla verità unica e di parte.
Comunque, che piaccia o no a presunti forti o a faziosi deboli di turno, continuiamo a fare il nostro dovere riferendo che nel week end scorso si è svolto, come preannunciato da Thibault, l'annunciato sit in di protesta davanti alla struttura di accoglienza, dove, questa volta sì, erano presenti anche i Carabinieri di Schio per controllare la situazione. Il capitano della compagnia Vincenzo Gardin ha operato un intervento di mediazione tra le parti ascoltando, da una parte, i manifestanti, le associazioni, i sindacati e le profughe; e, dall'altra, la cooperativa Con Te e il proprietario della casa che hanno in carico le richiedenti asilo e che hanno respinto le accuse di non corretta gestione.
La vicenda probabilmente finirà sul tavolo della Prefettura, ma intanto si apre la polemica politica.
Da una parte c'è l'azione del centro sociale Arcadia con decine di manifesti attaccati (foto) nel centro di Schio che raffigurano immagini della sofferenza dei migranti e che preannuncia la partenza di alcuni suoi militanti insieme al centro sociale Bocciodromo di Vicenza per il confine tra Grecia e Macedonia, simbolo negli ultimi giorni della crisi dei profughi.
A contrastare queste iniziative è Alex Cioni, storico esponente della destra vicentina e portavoce del comitato di cittadini PrimaNoi che annuncia una raccolta firme contro l'accoglienza e afferma:
"l'elemento singolare della questione che sta emergendo in tutto il suo paradosso nel nostro territorio, è di un vero e proprio conflitto tra i vari gruppi che sostengono l'arrivo indiscriminato degli immigrati: da una parte le cooperative e privati cittadini che affittano i propri locali, dall'altra associazioni che difendono i richiedenti asilo. Un tempo, almeno sulla carta, la sinistra era sinonimo di difesa dei lavoratori, dei pensionati, delle componenti meno abbienti della società . Questa sinistra invece si è scordata del proprio vicino di casa, di chi è cittadino italiano di nascita, perché secondo una certa dottrina sono considerati dei privilegiati, oltretutto colpevoli di essere occidentali quindi responsabili, se non altro morali, delle disgrazie degli immigrati. Questi sprovveduti non comprendono che un conto sono le tesi edulcorate immigrazioniste, altra cosa la realtà . La difesa e la tutela di tutti noi e quindi degli stessi immigrati sta nel preservare le diversità , sta nell'evitare di spacciare per soluzioni quelle che nei fatti sono solo delle pie illusioni che prima o poi creeranno conflitti di natura sociale e culturale".
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