Project Financing, Pettenò: Veneto sull'orlo del collasso, si blocchino tutti i progetti
Giovedi 25 Ottobre 2012 alle 23:01 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, Consigliere regionale FdS Prc - I giornali riportano oggi la notizia che la Regione del Veneto non avrebbe ancora versato i 13 milioni di euro corrispondenti al canone annuale 2012 del progetto di finanza dell'ospedale di Santorso (VI), nonostante le continue sollecitazioni dell'ULSS 4: qualora l'Azienda sanitaria non ricevesse tale somma subirebbe un tracollo finanziario con conseguenze inimmaginabili per la collettività .
Altri cantieri di strutture ospedaliere in project financing sono oggi fermi perchè non ricevono i finanziamenti dalla Regione, la quale si era assunta l'impegno di sostenere con puntualità i canoni in oggetto.
Va ricordato che tramite il project financing si sono pianificati o costruiti vari nosocomi in giro per il Veneto e in tutti i casi le convenzioni economiche che regolano i rapporti tra le amministrazioni pubbliche e i soggetti chiamati a realizzarli sono indebitamente secretate. Tale artificio è stato concepito unicamente per drenare denaro dalle tasche dei cittadini a vantaggio di pochi conosciuti imprenditori privati che realizzano le opere.
Non posso che essere profondamente preoccupato per quanto sta accadendo alla sanità della nostra Regione, considerata da sempre una eccellenza a livello nazionale, ma che negli ultimi tempi sta subendo un processo di ridimensionamento in termini di qualità a causa dei tagli di posti letto, della diminuzione dell'acquisto di materiale sanitario e del sovraccarico lavorativo. Continuare a investire miliardi di euro per i nuovi ospedali in project financing porterà alla costruzione sul territorio di grandi cattedrali vuote, con costi notevoli per la collettività , come sta succedendo per l'Ospedale Dell'Angelo a Mestre.
In una conferenza svoltasi a Venezia la scorsa settimana, Piergiorgio Baita, presidente di Costruzioni Mantovani, ha parlato delle difficoltà di fare project financing in Italia e dei conseguenti ritardi nel chiudere, dal punto di vista bancario, operazioni come la Terza corsia, la Pedemontana e lo stesso passaggio da Anas a Cav del Passante di Mestre. Secondo Baita, se prima della crisi le banche erano disposte a finanziare comunque, ora la scarsità di liquidità le spinge a chiedere altre garanzie e a voler non assumersi i rischi delle società di progetto.
Il project financing veneto rischia di riversare le perdite nel pubblico, sulla popolazione, trasferendo tutti i rischi d'impresa sulla collettività , con conseguente rischio di collasso per le casse regionali; la Regione Veneto non può e non deve stipulare degli accordi finanziari molto costosi, che rappresentano un vero salasso per i cittadini, e poi non essere più in grado di sostenerli.
Per questo, oggi, tramite un'interrogazione, ho chiesto alla Giunta di rivedere immediatamente gli accordi finanziari per le opere in project financing in fase di costruzione, nonché di bloccare tutti i progetti in fase di approvazione, fornendo l'elenco di tutti i progetti avviati.
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