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Processo ThyssenKrupp, Langella: un'ingiustizia, noi ci batteremo per i lavoratori

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Febbraio 2013 alle 15:16 | 0 commenti

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Riceviamo da Giorgio Langella, segretario regionale Pdci, e pubblichiamo
Processo ThyssenKrupp: la corte d'appello ha ridotto le pene ai dirigenti della Thyssen per l'incidente nel quale perirono sette operai bruciati vivi. I giudici emettendo la sentenza hanno stabilito che il rogo alla Thyssen non fu un omicidio volontario, ma omicidio colposo con colpa cosciente. E cosa significa? Forse è l'ennesima "scusa" per giustificare la riduzione da 16 a 10 anni della pena che fu data all'amministratore delegato Espenhahn nella sentenza di primo grado. Questa sentenza è stata accolta dai parenti delle vittime con urla di rabbia e dolore.

L'omicidio dei lavoratori della Thyssen non fu un caso, né qualcosa di "imprevedibile". Fu una tragedia frutto della ricerca del profitto ad ogni costo. Ed è l'esempio eclatante del modello di sviluppo liberista che sta trionfando. Anche questa riduzione di pena dimostra un fatto ormai certo: i lavoratori non sono persone come tutti gli altri. Quando entrano in fabbrica hanno qualcosa di meno, meno diritti, meno sicurezza. Sono "diversi". Alla Thyssen come all'Eternit, alla Tricom come alla Marlane-Marzotto o all'Ilva (dove c'è stato un incidente sul lavoro che ha causato la morte di un operaio e il ferimento di un altro) i lavoratori sono "ingranaggi" e hanno perso il loro essere "cittadini". Questi (il lavoro e la sicurezza nel e del lavoro) sono temi fondamentali che bisogna affrontare seriamente. Vedremo se e chi è stato eletto in Parlamento saprà o vorrà affrontarli. Una cosa è certa: noi continueremo a lottare al fianco dei lavoratori perché, nella nostra martoriata Italia, i diritti di ognuno vengano ripristinati. Lo faremo anche se siamo stati sconfitti dalle elezioni. Lo faremo perché l'ingiustizia non può essere calcolata in base al consenso ricevuto. Lo faremo perché gli omicidi nei posti di lavoro devono essere puniti con la massima severità. E' una questione di umanità.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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