Primarie, Rubinato l'anti-Moretti ci crede: #sepolfar
Giovedi 6 Novembre 2014 alle 20:49 | 0 commenti
Come abbiamo anticipato Simonetta Rubinato lancia un appello per sottoscrivere la sua candidatura e consentire così lo svolgimento delle primarie per sfidare Alessandra Moretti nelle consultazioni del centrosinistra in programma il 30 novembre 2014 per scegliere il candidato presidente in vista delle elezioni regionali della primavera 2015. Un appello accompagnato dall’hasthag ‘#sepolfar!’ (declinazione veneta del più famoso ‘yes we can’) e che verrà stampato in 100 mila copie con la lista delle priorità della parlamentare PD nella sfida agli altri candidati e a Luca Zaia.
Eccone alcuni passaggi:
“Il Veneto è regione che merita di contare molto di più, in Italia e tra le regioni europee. Perché formato in maggioranza di gente la cui ricchezza, come diceva Giorgio Lago, ha i calli alle mani e che ha costruito un tessuto culturale, sociale ed economico secondo a nessuno, fondato sui valori dell’onestà , laboriosità , solidarietà familiare e sussidarietà , valori che sono stati traditi dal sistema di potere intessuto di corruttela ed arroganza emerso dall’azione della magistratura".
"Seguono poi gli impegni, a partire da quello di dare le dimissioni da deputato una volta eletta presidente della Regione e anche sui banchi dell’opposizione “per potermi dedicate per l’intero mandato alla guida di una squadra rinnovataâ€. Non manca il cavallo di battaglia, ovvero il riconoscimento al Veneto di regione autonomia ai sensi dell’art. 116 terzo comma della Costituzione “chiedendo da subito le competenze in materia di istruzione, beni culturali ed ambienteâ€. Come pure il tema delle grandi opere per cui si prevede una programmazione secondo priorità basate sui bisogni di mobilità di persone e imprese “senza prescindere da un’analisi costi-benefici trasparenti e dall’introduzione del metodo del dibattito pubblicoâ€. E ancora l’elaborazione di un piano strategico per realizzazione una ‘smart land’ inclusiva e competitiva, oltre ad una gestione del territorio che crei valore a favore delle persone, organizzazioni sociali e piccole e medie imprese che perseguono uno sviluppo ecosostenibile. Un elenco di punti programmatici che tocca che prevede anche la lotta alla corruzione, una sanità non più a misura degli interessi di chi realizza i progetti di finanza; un welfare generativo, la rigenerazione urbana e nuovi stili di vita.
"Io credo che un cambiamento del Veneto sia possibile sulla spinta dell’innovazione che significa governare prendendo decisioni che migliorino la qualità della vita dei cittadini, anche dei più deboli, non intaccando però più le risorse e le opportunità per i bambini di oggi e di domaniâ€.
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