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Primarie, dieci domande dall'area Civati ai candidati presidente Regione Veneto

Di Edoardo Andrein Venerdi 28 Novembre 2014 alle 18:32 | 0 commenti

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Al Crown hotel di Padova confronto pubblico venerdì 28 novembre tra i tre candidati del centrosinistra alle primarie regionali: Alessandra Moretti, Simonetta Rubinato ed Antonino Pipitone. L'area di sinistra progressista civatiana tramite Giovanni Rolando, esponente del PD Vicenza e membro della direzione regionale PD, ha posto dieci domande riguardanti i problemi più urgenti nella Regione Veneto e i temi politici di stretta attualità.

"Siamo stati tra quelli - spiega Rolando - che in Direzione regionale del PD hanno sostenuto le primarie aperte; ora chiediamo ai candidati di rispondere a dieci domande per noi fondamentali nel percorso che ci porterà dal primo dicembre alle elezioni del 2015. Il candidato o la candidata che uscirà dalle primarie dovrà dedicarsi giorno e notte alla conquista del Veneto, senza ricercare strane alleanze con forze che hanno contribuito al malgoverno della Regione, ma rivolgendosi ai cittadini con proposte programmatiche chiare, alleanze sociali e politiche nette rispetto a valori di trasparenza, onestà, uguaglianza, rispetto dell'ambiente, salvaguardia del territorio e libertà, e con candidati delle liste formate da persone serie e credibili, radicate nel territorio".

Ecco le dieci domande preparate:

1. La coalizione che si proporrà agli elettori del Veneto, chiedendo un cambiamento radicale di politica e di prospettive per la gestione della cosa pubblica, comprenderà o meno forze politiche a partire dal NCD- che in questi anni hanno amministrato con Galan prima e con Zaia poi?
2. Il candidato governatore è la persona ritenuta più significativa per rappresentare la coalizione di
centrosinistra e come tale avrà in ogni caso il compito di condurre la proposta politica nella prossima legislatura. Questa scelta comporta le dimissioni da altre cariche o mandati. Nel caso di una sua vittoria alle primarie per la presidenza della Regione Veneto, si dimetterà preventivamente dagli attuali incarichi ricoperti?
3. La crisi economica e la crisi del lavoro sono problemi che investono ogni giorno i cittadini anche
della nostra regione. Quali misure intende adottare per attrarre investimenti in Veneto, per creare e mantenere nuovi posti di lavoro? E' possibile un "Bilancio delle Competenze sul modello francese, che permetta a chi lavora di ottenere un anno "sabbatico" retribuito, per poter valutare le competenze lavorative acquisite nell'arco della vita lavorativa svolta e le nuove possibilità che il mercato del lavoro offre?
4. Quali operazioni intende mettere in campo per un reale inserimento delle donne nel mondo del
lavoro, e attraverso quali “infrastrutture sociali”?
5. La tutela del suolo nel Veneto è assoluta priorità. La nostra regione è al secondo posto per consumo di suolo: tra l’8,5% ed il 10,5% del territorio complessivo nel periodo compreso tra il 1956 ed il 2010. Alla luce anche dei vari piani-casa della giunta Zaia, come intende invertire la tendenza per giungere al consumo di suolo zero, e in quanto tempo?
6. La sanità è uno dei temi che sta più a cuore ai veneti perché investe il bene principale: la salute.
Quale la sua visione complessiva in materia? Oltre alle strutture ospedaliere, come intende
sviluppare i servizi territoriali? Quali i suoi progetti in merito alle strutture intermedie, le medicine
integrate e di gruppo?
7. Sappiamo che la sanità e l'assistenza sociale rappresentano la voce di spesa più consistente nel bilancio regionale. Attraverso quali misure ha intenzione di applicare una revisione di spesa che tagli gli sprechi ed aumenti gli investimenti? Ridurre il numero delle ULSS può essere una soluzione?
8. In ambito scolastico alla Regione spetta la formazione. A tutt'oggi i centri di formazione professionale stanno soffrendo, così come sono stati ridotti i corsi finanziati dal Fondo Sociale
Europeo: cosa intende fare per ridare slancio a questo importante ramo dell'istruzione? Da qualche anno non vengono più finanziate le reti di orientamento scolascito, lasciando un vuoto operativo in un settore decisivo per le scelte di vita dei nostri ragazzi: cosa pensa di fare in materia? L'apprendistato nella scuola è possibile, secondo un accordo tra lo Stato, le Regioni e le associazioni di categoria, mai avviato in Veneto: ritiene sia opportuno avviarlo, come strumento di raccordo tra la scuola e il lavoro?
9. Il “Politecnico del Veneto” si inserisce concretamente nell’offerta formativa superiore della Regione, oppure è solo un doppione che si affianca alle strutture già esistenti? Pensa invece di creare, in Veneto, un’istituzione analoga all’IIT genovese o alla società Fraunhofer, la cui principale attività sia la traduzione della ricerca in brevetti utili alle aziende?
10. Il Veneto ha impostato la sua crescita economica sopra tre entità imprenditoriali:
l'autoimprenditorialità diffusa, la media impresa, i servizi e la microimpresa. Che cosa intende fare per sostenere l'esistente e per favorire la sua trasformazione?


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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