Prima stima dei danni della Provincia: 50 milioni di euro
Martedi 9 Novembre 2010 alle 22:42 | 0 commenti
Provincia di Vicenza - Cinquanta milioni di euro. A tanto ammontano i danni che ha subito la Provincia di Vicenza per quanto di sua competenza, quindi, perlopiù, strade e dissesti idrogeologici. Ancora non è una cifra precisa, perché ancora i tecnici stanno facendo sopralluoghi nelle zone maggiormente colpite dall'alluvione dei giorni scorsi, ma lo diventerà domani, ultimo giorno utile per Provincia e Comuni per presentare alla Regione un primo conteggio e permettere così alla Regione dibattere cassa a Roma.
Il dettaglio delle voci che concorrono al raggiungimento di questi 50milioni di euro è stato illustrato oggi al Consiglio Provinciale dal Presidente Attilio Schneck e dagli Assessori competenti.
Giovanni Forte, Assessore alla Viabilità e alla Difesa del Suolo, ha evidenziato la costante opera dei tecnici provinciali e della società ViAbilità per il monitoraggio dei 1300 km di rete stradale provinciale. Le principali problematiche si sono evidenziate lungo la SP 38 Selva, la SP 47 Monte di Malo, la SP 44 Campanella, la SP 31 Valdichiampo, la SP 100 Recoaro Mille, la SP 350 Valdastico, la SP 47 della Riviera Berica, la SP 46 del Pasubio e la SP 81 Valposina. I danni ammontano indicativamente a 4,4 milioni di euro.
Più cospicui i danni subiti dal territorio colpito da un centinaio di smottamenti. "Siamo intervenuti con prontezza con i Comuni, i Vigili del Fuoco e l'Esercito -ha spiegato Forte- per ripristinare l'accessibilità a contrade e abitazioni e per mettere in sicurezza i cittadini. Le valutazioni preliminari sono ormai al termine per stabilire dove intervenire con priorità nella fase post emergenza e dove impegnare il fondo di 2,5milini di euro messo a disposizione dalla Giunta Provinciale. Verso fine settimana ci incontreremo con i Sindaci dei Comuni interessati e stabiliremo su quali dissesti cominciare a lavorare già dall'inizio della settimana prossima."
Una cifra che permetterà di mettere in sicurezza 5-6 dissesti, che su un totale di un centinaio di segnalazioni sono solo un inizio per arrivare a quei 50 milioni che verranno chiesti ai livelli superiori di governo.
Ben più rosee le previsioni sull'edilizia scolastica, grazie anche ai numerosi interventi che hanno interessato gli immobili negli ultimi anni e che quindi hanno permesso di sopportare con più forza l'evento calamitoso dei giorni scorsi. L'Assessore Nereo Galvanin ha calcolato una stima di interventi, perlopiù già eseguiti per permettere agli studenti di tornare quanto prima sui banchi di scuola, pari a 45.500 euro. Si è trattato di svuotamento di seminterrati e piani terra, pulizia dal fango, sostituzioni di parti elettriche e idrauliche degli impianti caldaia. Maggiormente colpito è stato il liceo Quadri, dove si è verificato un arresto dell'impianto termico che ha comportato sia sostituzione di componenti sia una revisione funzionale, per un importo pari a 22mila euro.
"Altro intervento significativo -ha sottolineato Galvanin- è stata la messa a disposizione dell'istituto Rossi come ricovero temporaneo per gli sfollati. La presenza al suo interno di volontari alpini, scout e protezione civile, lo ha reso anche un utile punto informazioni per tanti cittadini che si sono trovati a far fronte a una situazione di massima emergenza."
Sempre a proposito di numeri, l'Assessore alla Protezione Civile Marcello Spigolon ha ricordato che, da una prima stima provvisoria, la Provincia ha coordinato nelle operazioni di emergenza oltre 300 squadre di Protezione Civile per un totale di 1.500 volontari vicentini. A supporto sono intervenute anche le colonne mobili regionali di Marche, Friuli Venezia Giulia e Piemonte oltre a squadre della provincia di Venezia. "Prevalentemente -spiega Spigolon- abbiamo agito a supporto dei centri operativi di Caldogno e Vicenza, oltre che di altri centri in tutto il vicentino. Ora stiamo anche monitorando la Frana Rotolon a Recoaro Terme, che desta non poche preoccupazioni, oltre ad una costante sorveglianza degli argini dei fiumi in pianura."
Gli argini, i fiumi e le casse di espansione sono stati gli argomenti trattati dall'Assessore alle Risorse Idriche Paolo Pellizzari. Buona la notizia in merito alla cassa di espansione in derivazione sul torrente Timonchio, nella parte più settentrionale del Comune di Caldogno: il progetto preliminare è stato approvato in Via regionale ed è stata affidata la progettazione definitiva esecutiva nell'agosto del 2010. Si prevede l'appalto entro il primo semestre del 2011 del primo stralcio per un importo di 16milioni di euro.
Unanime, in conclusione, il plauso del Consiglio Provinciale ai tanti vicentini che si sono rimboccati le maniche e hanno ripulito le zone alluvionate. Come unanime è l'augurio che le promesse di contributo arrivate da tanti politici si traducano in stanziamenti concreti.
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