Preoccupanti i rilievi dell'Arpav sulla A31, No Ecomafie: acqua compromessa?
Giovedi 4 Ottobre 2012 alle 01:58 | 0 commenti
Marco Nosarini, Presidente del Comitato Vicentino No Ecomafie - In questi giorni, siamo riusciti ad entrare in possesso del rapporto tecnico dell'ARPAV di Vicenza (riguardante la verifica delle acque meteoriche e delle scoline stradali lungo la A31Sud (Valdastico Sud). Nel rapporto si legge "I risultati delle misurazioni strumentali eseguite lungo il tracciato della costruenda Valdastico Sud evidenziano la presenza di punti d'acqua particolarmente alcalini".
E infatti risultano in più punti Agugliaro pH 9,1 - Albettone da 9,2 a 10,8 - Montegalda 9,9 - Longare 9,3. Ben al di sopra dei limiti di legge pH 8,5-9 così come da D.Lgs. 152/06. Si legge inoltre, che per quanto attiene la causa delle alterazioni di pH risulta parzialmente plausibile che essa sia dovuta anche dai materiali (scorie di fonderia) in parte utilizzati per la realizzazione del sottofondo autostradale; infatti, nel rapporto è scritto, "l'Unità Operativa, in data 16/06/2011 ha provveduto ad eseguire un campionamento di un carico di scorie di fonderia proveniente dall'Acciaieria di Beltrame di Vicenza. Il campione prelevato, sottoposto a test di cessione presso il laboratorio ARPAV ...faceva rilevare un pH di 11,3. Oltre alle scorie di fonderia utilizzate per la costruzione del sottofondo stradale si ritiene plausibile che l'aumento di alcalinità delle acque stagnanti lungo il percorso autostradale, sia anche imputabile all'uso massiccio di calce quale stabilizzazione delle terre...." A tal fine l'ARPAV conclude "...constatata l'elevata alcalinità rilevata in alcuni accumuli d'acqua si ritiene opportuna l'emanazione di informazioni alla popolazione al fine di limitare l'accesso ai cantieri autostradali".
Si fa presente che l'accesso ai cantieri autostradali è già limitato e che le scoline o i ristagni si trovano a confine con i terreni coltivati.
Noi cittadini appartenenti al Comitato Vicentino NO Ecomafie ci poniamo delle domande.
Quanto influisce un'alcalinità così alta sui prodotti coltivati nei terreni circostanti e quindi sulla catena alimentare, visto che questi potrebbero essere stati irrigati con l'acqua di quei fossati? E le falde intaccate a Lovolo di Albettone dal tragitto autostradale sono al sicuro? Visto che i veleni hanno raggiunto le acque superficiali, quanto la falda è stata compromessa? Possiamo sentirci sicuri per la salute nostra e dei nostri figli?
Ci si chiede come mai il rapporto sottoscritto il 16 luglio 2012 è arrivato nei comuni interessati solo in data 14 settembre, malgrado ci fossero delle prescrizioni importanti? Perché, se dai dati risulta che il sottofondo non è a norma, si è permesso che i lavori proseguissero, e l'apertura del primo tratto autostradale?
Perché i cittadini non sono stati avvisati in luglio del pericolo di compromissione delle acque superficiali lungo la Valdastico Sud?
Il rapporto ARPAV conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto e il fatto che ci siano dei ritardi di comunicazione tra enti, ci fa nascere molti sospetti a cui la Regione dovrà rispondere e la Magistratura fare luce. La Valdastico sud deve essere bonificata e i lavori sospesi. La salute dei cittadini e della nostra terra, valgono più di una qualsiasi speculazione finanziaria.
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