Prc: presidio donne a Venezia contro presenza volontari antiabortisti nei presidi sanitari
Mercoledi 18 Luglio 2012 alle 21:45 | 0 commenti
Prc FdS - Si è tenuto questa mattina un presidio delle donne, davanti al Consiglio Regionale Veneto, contro il tentativo di far approvare la proposta di legge di iniziativa popolare che vuole i volontari dei Movimenti per la Vita, gli antiabortisti, nei consultori, nei reparti di ginecologia ed ostetricia, nelle sale d'aspetto e negli atri degli ospedali, con il preciso intento di demolire i diritti delle donne sanciti dalla legge 194.
Presenti donne della CGIL, dell'UDI, del PRC e del movimento degli studenti. In Consiglio erano presenti anche una delegazione del Movimento per la Vita, rappresentato da una decina di nonnine di età media sui 70 anni, tanto cattoliche da recitare il rosario durante il consiglio. Nel pomeriggio i capigruppo consiliari delle forze del centro sinistra hanno incontrato una delegazione di donne, incontro disertato dalle forze di centro destra e dall'UDC. Durante il confronto sono intervenute anche le donne del PRC-FdS, Chiara Orsino, Margherita Citton, Irene Rui e Annalisa Turchetto, che non solo hanno difeso con coerenza i diritti e le prerogative date dalla legge 194, ma hanno anche posto la questione dell'assoluta inadeguatezza della Regione, in materia di consultori, da tempo lasciati al degrado e ridotti ad un tasso del 0,6% quando dovrebbero essere un consultorio ogni 20.000 abitanti, insufficienti a fornire i servizi di ausilio alla famiglia e alle donne per cui sono nati, sia per quanto riguarda le informazioni di carattere sessuale, di prevenzione e di interruzione della gravidanza, sia per quanto riguarda i servizi ginecologici che non siano legati alla maternità , servizi che un consultorio dovrebbe fornire ai cittadini con disaggio sociale. E' stato fatto presente inoltre, come a Vicenza all'interno dei consultori partecipino come volontari esponenti del Movimento per la Vita.
Dall'incontro è scaturito come questa proposta di legge non deve passare, poiché lesiva dei diritti delle donne e della loro privacy e il Centro Sinistra e la Federazione della Sinistra Veneta si sono impegnati affinché tale proposta venga bocciata e si arrivi ad un regolamento per il potenziamento dei consultori nei territori a cui dovranno essere destinati dei fondi. Magari quei contributi che ogni anno sono destinati a quelli privati.
Irene Rui - per il Forum delle donne di Rifondazione Comunista di Vicenza
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