Prc aderisce alla manifestazione dei Pomari contro la cementificazione
Mercoledi 20 Novembre 2013 alle 21:06 | 0 commenti
Claudia Rancati, Circolo "Gramsci" del Partito della Rifondazione Comunista - Il Circolo “Gramsci†del PRC di Vicenza aderisce convintamente all’appello del Comitato Pomari che ha indetto per sabato 23 novembre pomeriggio una manifestazione contro la cementificazione del territorio e contro il progetto di costruzione di due capannoni commerciali di 8000 mila metri quadri ciascuno e di un palazzone di 26 metri per uffici (Piruea Pomari).
Un piano devastante che va fermato perché non serve a creare nuova occupazione ed è, invece, fortemente invasivo per l’ambiente.
Il problema dello sfruttamento del territorio, della cementificazione selvagga, del consumo di suolo agricolo è particolarmente grave a Vicenza, che, anche per le caratteristiche del territorio su cui sorge, è una città  sempre più esposta al rischio idrogeologico, come i fatti hanno recentemente e drammaticamente dimostrato. Anche Coldiretti denuncia allarmata che il territorio berico dal 2000 al 2010 ha perso quasi 20 mila ettari di terreno agricolo e che la tenuta del territorio rurale è decisamente a rischio.
Pomari, insieme con il più noto Borgo Berga, è solo l' ultimi caso clamoroso di un continuo attacco selvaggio alla città del Palladio. Gli ECOMOSTRI sono lì a testimoniare in maniera inequivocabile che grandi imprese edilizie locali e nazionali hanno definitivamente messo “le mani sulla città â€. Con la compiacenza di giunte comunali troppo complici o troppo deboli (sia di centrodestra che di centrosinistra) si calpestano norme, regolamenti di compatibilità ambiantale e sociale, si calpesta il diritto del singolo ad un ambiente vivibile ed il diritto collettivo alla bellezza.
E’ dunque doveroso attivarsi per difendere le poche aree verdi della città e della campagna e bloccare nuove colate di cemento.
Sta crescendo alla base della società la coscienza che il suolo, come tutte le risorse naturali, è un bene comune limitato ed esso va preservato per i nostri figli e nipoti, che come noi, hanno diritto di goderne. Ben vengano quindi le iniziative dei comitati di cittadini, delle associazioni ambiantaliste tutte, che si mobilitano perchè essi per primi vedono peggiorare la qualità di vita nei quartieri dove vivono e dove operano.
Rifondazione Comunista ritiene che ambiente ed occupazione debbano andare a braccetto, a partire dal settore edilizio: diciamo stop alle speculazioni edilizie e allo sfruttamento selvaggio del territoio e rivendichiamo la riqualificazione e la manutenzione straordinaria di tutti gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, anche con forti investimenti statali.
Bisogna, infine, progettare una alternativa all’attuale processo di devastazione ambientale. Questa alternativa è possibile solo se le lotte per la difesa dei beni comuni (acqua, suolo, salute, istruzione) si unificano: dalla Val di Susa, alla terra dei fuochi a Napoli, da Vicenza, a Taranto, alla piana di Niscemi in Sicilia.
Con questo spirito partecipiamo ed invitiamo la popolazione vicentina tutta, in particolare i giovani, a partecipare alle iniziative di sabato 23 novembre, organizzate dai comitati locali che sono sorti proprio per contrastare la devastazione del territorio vicentino.
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