Prc a fianco dei dipendenti comunali: nessuno tocchi le buste paga ed i diritti dei lavoratori!
Martedi 4 Febbraio 2014 alle 14:56 | 0 commenti
Claudia Rancati, Partito della Rifondazione comunista Vicenza Circolo Gramsci - Sui dipendenti ed ex dipendenti del Comune di Vicenza si è abbattuta la beffa della restituzione di una parte del loro salario (dai 6 ai 12 mila euro) per somme derivanti dalla contrattazione collettiva decentrata a partire dall'anno 2004. È profondamente ingiusto che accordi sindacali sottoscritti dieci anni fa vengano ora messi in discussione dal Ministero della Economia e Finanze.
È un preciso attacco ai diritti dei lavoratori, non solo di quelli direttamente interessati, ma di tutti, perchè può costituire un pericoloso precedente. Se passano questi esperimenti sociali, non ci sarà limite all'ingiustizia, a pagarne le conseguenze saranno tutti coloro che vivono del loro lavoro o della propria pensione. E', infatti, evidente la volontà di questo governo, come del precedente, di far cassa sulle retribuzioni dei lavoratori, gli unici a dover pagare i costi della crisi, mentre profitti, rendite e privilegi continuano ad aumentare. I soldi ci sono e c'è chi continua ad arricchirsi, (una minoranza di privilegiati, il 10% della popolazione italiana possiede circa il 50% delle ricchezze private del paese, circa 9000 miliardi di euro). Non possiamo poi non pensare al caso della multinazionale svedese Electrolux, che in conseguenza del calo delle vendite dei prodotti, cerca di imporre agli operai una riduzione del 40% del salario, ma non si sogna minimamente di toccare i dividenti degli azionisti.
È una vergogna! È ora di denunciare le cose come stanno, sconfiggere il luogo comune che vede unici colpevoli della crisi del Paese i lavoratori, e spiegare a tutti che in Italia i dipendenti pubblici sono pochi rispetto alle necessità e sono i meno pagati dei Paesi Ocse. In Italia ci sono 14,3 dipendenti pubblici per ogni 100 occupati, (erano 15,3 nel 2000), cioè siamo al di sotto della media Ocse che è di 15. Abbiamo in proporzione meno dipendenti pubblici degli Stati Uniti, meno dell'Inghilterra, molto meno della Francia, o dei paesi scandinavi dove la media è tra il 29,3 e 26,2 per cento. Inoltre, il calo complessivo del potere d'acquisto degli stipendi dei dipendenti pubblici corrisponde al 7%, perché ci sono stati i blocchi contrattuali, ma nessuno ha bloccato la crescita dei prezzi e l'inflazione che hanno continuato a salire, così come nessuno ha bloccato le retribuzioni dei manager, ben superiori alla media Ocse.
Per tutte queste ragioni, è profondamente ingiusto continuare ad accanirsi con coloro che svolgono servizi essenziali per la collettività . I lavoratori hanno già pagato troppo in questi anni ed è ora di invertire la tendenza, la questione riguarda tutti coloro che hanno a cuore la qualità dei servizi comunali.
Noi siamo con i lavoratori, le lavoratrici ed i pensionati del Comune, e diciamo con forza al Sindaco di Vicenza e ai Dirigenti del Comune che non hanno nessuna legittimità nel procedere con le azioni di recupero.
Opponiamoci in modo unitario contro chi vuole smantellare e privatizzare i servizi pubblici e ridurre il numero dei dipendenti, ad essi vanno garantiti diritti e dignità , denunciamo queste cose a tutta la cittadinanza!
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