Povertà, Sala: non solo un tetto per la notte, ma anche uno stimolo a tornare utili
Martedi 22 Marzo 2016 alle 16:56 | 0 commenti
Comune di Vicenza
Non solo un luogo dove dormire, ma anche un percorso di accompagnamento verso un nuovo progetto di vita. Con questo obiettivo il settore servizi sociali sta affrontando, in questi anni, la problematica delle persone in stato di estrema povertà . Questa mattina l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala ha presentato alla giunta comunale il report conclusivo della sesta edizione del progetto S.P.Es che consente di accedere a fondi della Regione Veneto per il cofinanziamento delle iniziative attivate da marzo a ottobre 2015.
Si tratta, in particolare, della gestione delle accoglienze in albergo cittadino (92 persone a rotazione) e negli appartamenti in condivisione (48 persone a rotazione), del ricovero notturno in stazione durante il periodo più freddo (22 persone con una media di una decina per notte), dell'avvicinamento dei senza tetto per strada (840 uscite delle unità di strada a favore di 17 persone).
“Quello di cui ci occupiamo attraverso questo progetto e le altre attività dell'assessorato – ha precisato l'assessore Sala presentando il report – non è solo cercare di offrire un tetto per la notte a chi non ce l'ha, ma accompagnare queste persone verso l'uscita dalla situazione di marginalità in cui si trovano. Quando è stato aperto, l'albergo cittadino fungeva solo da dormitorio, oggi i suoi ospiti possono contare su un accompagnamento sociale importante, gestito da educatori, assistenti sociali e psicologi. Lo stesso nuovo regolamento attualmente allo studio prevederà momenti di responsabilizzazione degli ospiti rispetto alla pulizia e alla manutenzione dell'albergo, con l'obiettivo di stimolarli a tornare a rendersi utiliâ€.
Accanto al target storico dei cittadini che usufruiscono di questi servizi, e che si trovano o hanno alle spalle situazioni di dipendenza da alcol o droga, negli ultimi anni si sono aggiunte persone tra i 45 e i 60 anni che sono progressivamente scivolate in uno stato di estrema povertà a causa della perdita del lavoro, della casa e delle stesse relazioni sociali.
“A fronte di queste situazioni a cui il Comune deve dare risposta – ha concluso l'assessore Sala – non corrisponde purtroppo un aumento delle risorse. Anzi, rispetto agli anni scorsi i finanziamenti sono in progressivo calo. Basti pensare che per questo progetto dedicato all'accoglienza e all'inserimento abitativo del valore complessivo di 137.789 euro, la Regione ci aiuta soltanto con 12.951 euro. Noi facciamo la nostra parte, ma l'intero sistema del welfare dovrebbe tener conto che la crisi economica è tutt'altro che superata e che le persone espulse dal mondo del lavoro fanno ancora estrema fatica a rientrarviâ€.
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