Post fascisti, Lista Cicero a Dalla Rosa: chi di manganello ferisce, di manganello perisce
Lunedi 21 Maggio 2018 alle 19:29 | 0 commenti
"Bene ha fatto il nostro candidato sindaco Francesco Rucco a chiedere a chi, tra i candidati, ha ineggiato a nazismo e fascismo sui social, un passo indietro in caso di elezione al Consiglio comunale. Ma ci corre l'obbligo, nei confronti dei cittadini, di evidenziare come il pretestuoso ‘allarme democratico' lanciato dal centrosinistra serva solo a nascondere le proprie debolezze e l'assenza di proposte programmatiche concrete per la città .".
La lista civica CICERO IMPEGNO A 360°, per voce del capolista Claudio Cicero, interviene sulla questione dei profili social di alcuni candidati monitorati e schedati dal centrosinistra vicentino.
"Ben lungi dall'essere un'azione di dossieraggio, trattandosi di profili social assolutamente pubblici e trasparenti di persone ben conosciute ed apprezzate, con questa azione mediatica il candidato sindaco della sinistra vicentina, Otello Dalla Rosa, evidenzia certamente delle caratteristiche personali di taluni candidati che potranno essere oggetto di valutazione da parte degli elettori ma, con assoluta mancanza di onestà intellettuale, dimentica dichiarazioni del tutto simili che lo riguardano ben da vicino.
Mi riferisco ad una intervista televisiva dello scorso 20 aprile in cui, testuali parole, lo stesso Dalla Rosa invita all'uso del manganello all'interno di un ‘patto' con i cittadini per Campo Marzo, annunciando contemporaneamente che tratterrà per sé la delega alla sicurezza: riferito ai militari e alle forze di polizia impegnate in Campo Marzo, il moderato Dalla Rosa annuncia che "se c'è bisogno di usare il manganello, devono usare il manganello". In fatto di sicurezza, siamo di fronte ad un vero avanguardista, vera ‘sciarpa littoria'!
E che dire dell'ex prefetto Soldà , oggi candidato nella galassia del centrosinistra vicentino? Ricordiamo tutti, senza alcuna malcelata o simpatica ironia, le brillanti dichiarazioni all'atto del suo insediamento a Vicenza, gennaio 2014. Riferito ai cugini veronesi, tifosi e appassionati di calcio, il già prefetto dichiarava di andare allo stadio con la mazza (sic!) per far fronte ai violenti. Dichiarazioni sicuramente pacate, quasi gandhiane, consone al massimo rappresentante del governo in città . Dopo un ex questore divenuto assessore all'(in)sicurezza, la sinistra vicentina si augura evidentemente, compatta e antifascista, di ritrovare un ex prefetto,‘di ferro', eletto in sala Bernarda; tra le proprie fila.
Abbandoniamo il campo di ideologie ampiamente sepolte dalla storia, che in Consiglio comunale non possono andare oltre l'ironia, e concentriamoci invece sui problemi della città ; problemi che Otello Dalla Rosa non conosce o non riconosce, totalmente impegnato in una battaglia di assoluta retroguardia.".
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