L'11 luglio sit-in di protesta di soci BPVi. C'è il sostegno di M5S
Venerdi 10 Luglio 2015 alle 22:51 | 0 commenti
Azionisti della Popolare sempre più decisi a far valere le loro ragioni dopo che la banca, lo scorso aprile, ha tagliato il prezzo delle azioni. Le associazioni dei consumatori, che oggi si sono dati appuntamento nella Sala della minoranza di Palazzo Trissino - con ben tre senatori del Movimento Cinque Stelle a sostenerli - hanno in programma un preciso piano di battaglia. Tra cui, restando sul locale, c'è in programma anche il sit-in di protesta previsto per domani a Piazza Castello dalle 9 alle 13.
Elena Bertorelli della "Casa del consumatore" di Vicenza e Schio ha aggiunto che il 20 luglio ci sarà un altro sit-in sotto la sede della Popolare di Vicenza organizzato dai soci che confluiscono nel loro gruppo Facebook "Azionisti Banca Popolare Di Vicenza".
Ma questo è solo un aspetto della battaglia che le associazioni, in rappresentanza degli azionisti della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, hanno intenzione di portare avanti. Il tavolo di oggi ha messo in luce una situazione che rivela dei lati oscuri ma anche tragici.Â
«Ci sono centinaia di famiglie sul lastrico - ha detto Fulvio Cavallari, rappresentante per il Veneto di Adusbef - e il passaggio a Spa della Banca Popolare di Vicenza potrebbe essere fatale per tutti loro, anche alla luce di una circolare della Banca d'Italia che ha dato la possibilità al Cda di limitare i rimborsi».
Enrico Schenato di Altroconsumo, che ha aperto un forum online in cui si confrontano gli azionisti delusi di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza, ha invece messo l'accento sul fatto che le banche probabilmente hanno proceduto con operazioni finanziarie che vanno valutate bene. «E stiamo parlando di investitori che hanno speso cifre che vanno dai 6 mila ai 35 mila euro - ha aggiunto - non di cifre irrisorie, ma di investimenti che hanno subito un taglio di un quarto del valore».
E se Altro Consumo, dopo aver inviato varie diffide che non hanno avuto riscontro, sta ragionando con i vertici delle banche per trovare una conciliazione, c'è chi ha già deciso per una linea più dura.
L'associazione "Unione titolari azioni svalutate di BpVi" attraverso il loro consulente legale, l'avvocato Renato Bertelle, ha dichiarato che «ci sono i margini per denunce di aggiotaggio e truffa», promettendo di procedere con una serie di denunce al Tribunale di Vicenza.
Dal punto di vista politico le associazioni hanno avuto il sostegno del Movimento 5 Stelle attraverso il poker di senatori presente a Palazzo Trissino: Gianni Girotto, Enrico Cappelletti e Giovanni Endrizzi. Girotto ha voluto precisare che la loro campagna di sostegno agli azionisti «non è un attacco alle popolari», ma solo una richiesta di trasparenza perché, ha aggiunto «Siamo di fronte a un ennesimo caso di una supposta cattiva gestione bancaria».
Cappelletti, infine, ha affondato ancora di più il dito nella piaga: «Sono circa 200 mila i piccoli risparmiatori coinvolti in questa faccenda, e ancora adesso non si conoscono gli elementi che hanno portato al deprezzamento delle azioni. Perché questa stima non è stata resa pubblica?».
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