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Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Prc: la borghesia ladrona del Nordest

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 7 Dicembre 2015 alle 18:22 | 1 commenti

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Riceviamo da Paolo Benvegnù, segretario regionale del Prc del Veneto, e pubblichiamo

Qualche miliardo di perdite, decine di migliaia di piccoli risparmiatori messi sul lastrico. Questo è il bilancio delle due banche venete per le quali Luca Zaia si dispera e chiede l'intervento del governo nazionale. Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sono state dirette da eminenti industriali nordestini, o partecipate nei consigli di amministrazione da esponenti del gotha della imprenditoria veneta e da professionisti a questa legati.

Entrambe le banche hanno indotto i loro clienti – i meno accorti o i più bisognosi di un prestito, di un mutuo – a sottoscrivere azioni vincolate non negoziabili, con valutazioni stratosferiche.

Le regole del mercato, vangelo di una corretta e razionale gestione dell'economia quando servono a licenziare i lavoratori e a imporre bassi salari, non valgono nella gestione delle banche dei padroni che stabiliscono nei loro consigli di amministrazione i valori dei prodotti che mettono in circolazione, vendendole ai loro ignari clienti.

La casta dell'imprenditoria veneta, osannata dai sicofanti di mestiere che scrivono nei giornali locali e dagli esponenti di tutti i partiti che siedono in consiglio regionale (dalla Lega ai 5 stelle, dal PD a Forza Italia) dopo lo scandalo del Mose segna un’altra performance assoluta.

Abituata a privatizzare i grassi profitti – investiti negli anni buoni nella finanza e nel mattone, impestando l'intero territorio veneto di capannoni vuoti e case sfitte – la casta dell'imprenditoria veneta socializza le perdite e intasca gli utili. Renzo Rosso, il padrone della Diesel, si è velocemente smarcato dalla Popolare di Vicenza prima del diluvio; altri hanno fatto come lui. Galan ha ricevuto da Veneto Banca un prestito di 1 milione di euro per la sua villa sui Colli Euganei, senza pagare una rata del mutuo. Invece, gli artigiani, i pensionati, i lavoratori che hanno comprato, volenti o nolenti, le azioni gonfiate si trovano ora con un pugno di mosche in mano. Derubati di miliardi di euro, non da quattro scrocconi che arrivano con i barconi, ma da persone di loro fiducia: il direttore di banca, il funzionario, l'impiegato, costretti a fare il budget per mantenere la loro posizione o progredire nella carriera.

Il Veneto ha bisogno di una banca: siamo d'accordo con Zaia. Ha bisogno di una banca pubblica che operi fuori da logiche speculative, che serva realmente il territorio per migliorare la qualità della vita di tutti e non serva ad ingrassare i politici corrotti, i loro amici e la rendita.

Intanto mettiamo i ladri in galera!


Commenti

Inviato Martedi 8 Dicembre 2015 alle 12:24

I ladroni, appartengono a quella sinistra che governa le Banche dell'Emilia, Toscana, Umbria ecc.. da anni. Per essere politicamente corretti, hanno salvato quelle banche, fregando 100 mila piccoli correntisti, voteranno ancora per il PD: Amen. Meglio la Banca Cattolica dei preti....Mala tempora currunt.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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