Popolare di Vicenza e Veneto Banca, M5S: incontro con 400 azionisti
Domenica 6 Dicembre 2015 alle 00:05 | 0 commenti
Nota dei senatrori Enrico Cappelletti e Gianni Girotto del Movimento 5 Stelle
Sala stracolma venerdì 4 Dicembre sera presso la scuola Giorgione di Castelfranco Veneto, incapace di contenere gli oltre 400 azionisti delle banche Popolari venete sopraggiunti in occasione del dibattito sull'argomento, organizzato dal M5S di Castelfranco Veneto. Gli azionisti rischiano, in effetti, quasi tutti i loro risparmi, a causa di gestioni delle banche dissennate (una gestione peraltro sotto la lente della magistratura), ma anche a causa dell'incapacità degli enti di controllo di fare il loro lavoro, a partire da Bankitalia.Il Sen. Cappelletti ha introdotto la serata dando una sua interpretazione di quello che sta accadendo: “é evidente che alcuni colossi bancari vogliono mettere le loro mani sulla raccolta delle banche Popolari Venete. Ci stanno riuscendo portandole a casa spendendo pochissimo e mandando in fumo i risparmi di oltre 200.000 famiglie. Non sarebbe mai stato possibile senza la complicità del Governo, che ha fatto un decreto ad hoc sulle Banche Popolari, un decreto ad uso e consumo dei poteri forti della finanza; ed una Banca d'Italia che pur a conoscenza del prezzo gonfiato delle azioni non é mai intervenuta efficacemente per tutelare gli azionisti. Che sia perché é in conflitto di interessi?â€.
Sono seguiti gli interventi delle numerose associazioni di consumatori presenti, da Adusbef a Confedercontribuenti, ad Altroconsumo; sono intervenuti avvocati specialisti e comitati nati per la tutela dei diritti dei soci delle banche. Tutti d'accordo sul fatto che sia necessario aggregare il maggior numero di soci possibile, per negoziare una soluzione più equa con il management delle banche. La quotazione in borsa deve essere rimandata a dopo il necessario intervento di stabilizzazione degli istituti. Non si é mai vista infatti una quotazione in borsa di un istituto nel momento della sua maggiore difficoltà . Con riferimento all'aumento di capitale occorre esigere trasparenza rispetto agli accordi tra le banche e gli istituti che ne hanno garantito l'inoptato, curiosamente mantenuti segreti nei cassetti dei board delle banche.
Il dibattito ha visto svariati interventi da parte degli azionisti, comprensibilmente adirati per essere stati trascinati in una situazione che ha tutti gli aspetti di una “trappola†ordinata ad arte, ma arrabbiati anche per l'assordante silenzio di una classe politica evidentemente complice, con sola eccezione del M5S.
Ed il M5S non lascerà certo soli i soci di queste due banche. Non possiamo permettere che venga cancellato d'un sol colpo il risparmio di generazioni di centinaia di migliaia di risparmiatori del Veneto. La magistratura faccia in fretta le sue indagini. Ed il conto di questo disastro venga inviato ai responsabili e soprattutto agli enti che avrebbero dovuto vigilare, e non lo hanno fatto. A partire da Bankitalia.Accedi per inserire un commento
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