Sinistra Ecologia Libertà Vicenza - “Il bilancio delle politiche giovanili di questi ultimi 5 anni è indubbiamente negativo: nonostante il nostro dialogo e le proposte presentate all'Assessore Moretti, la questione Informagiovani è stata gestita nell'ambiguità e con scarso interesse. Il nuovo polo giovanile B55, inaugurato dopo quattro anni di promesse e discussioni sul luogo in cui creare uno spazio d'aggregazione, stenta a decollare a causa di un bando a costo zero che impone una gestione basata sul volontariatoâ€. È questa la critica che Silvia Dalla Rosa e Filippo Artuso.
Dalla Rosa e Artuso sono i responsabili del gruppo per le politiche giovanili di Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza e candidati al consiglio comunale con Sel per Valentina Dovigo sindaco, muovono all'amministrazione uscente. “Un polo giovanile non può vivere della buona volontà delle associazioni che hanno vinto il bando: in primo luogo devono essere i giovani a vivere i luoghi a loro dedicati, e uno spazio che non ha la forza di rimanere aperto per garantire l'utilizzo gratuito fatica a decollareâ€.
“Le sale sono al momento a disposizione grazie ai volontari del servizio civile che le tengono aperte per soli due giorni a settimana e ad orari limitatissimi – spiegano Artuso e Dalla Rosa, entrambi giovani vicentini -. E la struttura di Contrà Burci, per anni promessa a completamento di un polo ben più esteso del solo spazio dell'ex Informagiovani di Contrà Barche, pare sia ormai destinata a divenire un polo per le start-up, ben lontano dalle aule studio, dalle aule musicali e dai laboratori che erano stati promessi dalla Moretti ai giovani vicentiniâ€.
Ma i due giovani candidati di Sel non si limitano a criticare: “ciò che proponiamo per Vicenza è una diversa modalità nella gestione delle politiche giovanili, volta a creare spazi e possibilità per i ragazzi di partecipare alla vita culturale e sociale vicentina. Bisogna ripensare i finanziamenti alla cultura: crediamo sia inammissibile che alcune associazioni riescano ad ottenere il patrocinio e finanziamenti dal Comune più facilmente di altre perché in qualche modo vicine all'amministrazione. Bisogna fare un censimento delle realtà che si occupano di musica e cultura a Vicenza, così da pianificare uno stanziamento di soldi equo e che riesca a far vivere le nuove proposte culturali che partono dai giovani. Un censimento delle realtà che ogni giorno si adoperano per la produzione culturale e artistica di Vicenza che porti a riunire attorno ad un tavolo le grandi capacità e a condividere le competenze. Obiettivo: la gestione concordata con il Comune di uno spazio aggregativo gestito dai giovani.
Luoghi e giovani impegnati nell'associazionismo: questi gli ingredienti proposti per una rinascita culturale. “Riteniamo sia altrettanto importante capire quali siano gli spazi che il Comune potrebbe mettere a disposizione – aggiungono i giovani di Sel -: spazi per creare associazioni, imprenditoria giovanile, spazi artistici o per la musica: è necessario un censimento del patrimonio pubblico e privato esistente, come richiesto dalla raccolta firme "Salviamo il Paesaggio" che si è arenata in Comune. Nei numerosi incontri che abbiamo avuto con altri ragazzi vicentini di realtà diverse è emerso in modo particolare la necessità di spazi e una semplificazione delle lungaggini burocratiche necessarie per usufruirneâ€.
Una proposta che, soprattutto in un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando, si inserisce in un più grande disegno per la città . Sono numerosi infatti i locali del centro storico che in questo periodo di recessione sono costretti a tenere le serrande abbassate. “Vogliamo riportare la città a vivere: come già è stato proposto in molte altre realtà si potrebbe pensare ad uno sgravio dell'Imu per i proprietari di negozi o locali sfitti in cambio di affitti agevolati e per periodi prestabiliti. Affitti che dovranno essere concessi a realtà come le start-up, le imprese dei giovani, piuttosto che ad associazioni culturali o artistiche. Un sistema così ideato potrebbe portare ad una rivitalizzazione degli spazi morti non solo del centro ma anche dei quartieri, mantenendo in buone condizioni i locali e agevolando i giovani che vogliono provare a mettersi in giocoâ€.