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Politiche giovanili, Artuso e Dalla Rosa (Sel): bilancio di 5 anni molto negativo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 20 Maggio 2013 alle 21:38 | 0 commenti

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Sinistra Ecologia Libertà Vicenza - “Il bilancio delle politiche giovanili di questi ultimi 5 anni è indubbiamente negativo: nonostante il nostro dialogo e le proposte presentate all'Assessore Moretti, la questione Informagiovani è stata gestita nell'ambiguità e con scarso interesse. Il nuovo polo giovanile B55, inaugurato dopo quattro anni di promesse e discussioni sul luogo in cui creare uno spazio d'aggregazione, stenta a decollare a causa di un bando a costo zero che impone una gestione basata sul volontariato”. È questa la critica che Silvia Dalla Rosa e Filippo Artuso.

Dalla Rosa e Artuso sono i responsabili del gruppo per le politiche giovanili di Sinistra Ecologia Libertà di Vicenza e candidati al consiglio comunale con Sel per Valentina Dovigo sindaco, muovono all'amministrazione uscente. “Un polo giovanile non può vivere della buona volontà delle associazioni che hanno vinto il bando: in primo luogo devono essere i giovani a vivere i luoghi a loro dedicati, e uno spazio che non ha la forza di rimanere aperto per garantire l'utilizzo gratuito fatica a decollare”.

“Le sale sono al momento a disposizione grazie ai volontari del servizio civile che le tengono aperte per soli due giorni a settimana e ad orari limitatissimi – spiegano Artuso e Dalla Rosa, entrambi giovani vicentini -. E la struttura di Contrà Burci, per anni promessa a completamento di un polo ben più esteso del solo spazio dell'ex Informagiovani di Contrà Barche, pare sia ormai destinata a divenire un polo per le start-up, ben lontano dalle aule studio, dalle aule musicali e dai laboratori che erano stati promessi dalla Moretti ai giovani vicentini”.
Ma i due giovani candidati di Sel non si limitano a criticare: “ciò che proponiamo per Vicenza è una diversa modalità nella gestione delle politiche giovanili, volta a creare spazi e possibilità per i ragazzi di partecipare alla vita culturale e sociale vicentina. Bisogna ripensare i finanziamenti alla cultura: crediamo sia inammissibile che alcune associazioni riescano ad ottenere il patrocinio e finanziamenti dal Comune più facilmente di altre perché in qualche modo vicine all'amministrazione. Bisogna fare un censimento delle realtà che si occupano di musica e cultura a Vicenza, così da pianificare uno stanziamento di soldi equo e che riesca a far vivere le nuove proposte culturali che partono dai giovani. Un censimento delle realtà che ogni giorno si adoperano per la produzione culturale e artistica di Vicenza che porti a riunire attorno ad un tavolo le grandi capacità e a condividere le competenze. Obiettivo: la gestione concordata con il Comune di uno spazio aggregativo gestito dai giovani.
Luoghi e giovani impegnati nell'associazionismo: questi gli ingredienti proposti per una rinascita culturale. “Riteniamo sia altrettanto importante capire quali siano gli spazi che il Comune potrebbe mettere a disposizione – aggiungono i giovani di Sel -: spazi per creare associazioni, imprenditoria giovanile, spazi artistici o per la musica: è necessario un censimento del patrimonio pubblico e privato esistente, come richiesto dalla raccolta firme "Salviamo il Paesaggio" che si è arenata in Comune. Nei numerosi incontri che abbiamo avuto con altri ragazzi vicentini di realtà diverse è emerso in modo particolare la necessità di spazi e una semplificazione delle lungaggini burocratiche necessarie per usufruirne”.
Una proposta che, soprattutto in un periodo di crisi come quella che stiamo attraversando, si inserisce in un più grande disegno per la città. Sono numerosi infatti i locali del centro storico che in questo periodo di recessione sono costretti a tenere le serrande abbassate. “Vogliamo riportare la città a vivere: come già è stato proposto in molte altre realtà si potrebbe pensare ad uno sgravio dell'Imu per i proprietari di negozi o locali sfitti in cambio di affitti agevolati e per periodi prestabiliti. Affitti che dovranno essere concessi a realtà come le start-up, le imprese dei giovani, piuttosto che ad associazioni culturali o artistiche. Un sistema così ideato potrebbe portare ad una rivitalizzazione degli spazi morti non solo del centro ma anche dei quartieri, mantenendo in buone condizioni i locali e agevolando i giovani che vogliono provare a mettersi in gioco”.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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