Pmi: intesa innovativa tra Apindustria,Cgil,Cisl e Uil
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 12:53 | 0 commenti
Per la prima volta "prende forma" un vero accordo di contrattazione territoriale fra le organizzazioni sindacali e un'intera associazione di industriali: Apindustria Vicenza.
E, a sorpresa, fra i sindacati oltre a Cisl e Uil (già firmatari a inizio 2009 dell'accordo nazionale sui contratti di secondo livello) c'è anche la Cgil (nella foto VicenzaPiù i partecipanti alla firma, n.d.r.).
Il "Protocollo di indirizzo" è stato firmato stamattina (a breve comunicato ufficiale e testo integrale del protocollo firmato, n.d.r.) nella sede berica dell'associazione di categoria (che in provincia conta 1300 aziende iscritte, con circa 20mila addetti) dal presidente Filippo De Marchi e dai tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Marina Bergamin, Luigi Copiello e Riccardo Dal Lago.
L'intesa vuole favorire e regolamentare la contrattazione collettiva di secondo livello nelle PMI (piccole e medie imprese) vicentine.
L'accordo va inteso come una "cornice", da definire con ulteriori intese fra i tre sindacati e le specifiche categorie di meccanici, tessili, orafi e simili: è previsto che su specifici temi le singole categorie iscritte ad Api possano stabilire un contratto di secondo livello con le organizzazioni sindacali. Gli accordi raggiunti a livello di categoria verranno poi sottoposti alla firma delle singole imprese iscritte, che potranno decidere se accettarli o meno per la loro realtà aziendale. «La cosa più importante di questo protocollo è che finalmente si ha una concreta possibilità di raggiungere con la contrattazione di secondo livello anche tutti quei lavoratori di imprese più piccole, non sindacalizzate, in cui gli accordi integrativi non ci sono - spiegano Copiello e Dal Lago - si consideri che gli accordi integrativi sono assenti nel 70 per cento delle aziende. Questo che realizziamo oggi è un "federalismo di fatto"». Il protocollo prevede interventi in materia di flessibilità organizzativa, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, interventi congiunti per la gestione delle crisi, e la costituzione di un osservatorio provinciale su formazione, prevenzione e sicurezza nelle PMI. Sono previsti anche aspetti innovativi come l'applicazione, nelle esternalizzazioni aziendali, di clausole "sociali" che tutelino le condizioni dei lavoratori delle aziende cui vengono concessi gli appalti. Per la controparte aziendale il vantaggio è nelle decontribuzioni fiscali previste proprio in caso di intese come questa. A sorpresa, l'accordo "quadro" (che è seguito a una trattativa di quasi un anno) è stato firmato anche dalla Cgil vicentina. Una novità , dopo la rottura nazionale fra i sindacati a inizio 2009 sull'accordo governativo proprio sulla regolamentazione delle contrattazioni territoriali: «La differenza è nel fatto che questo documento l'abbiamo elaborato insieme in molti mesi di lavoro - spiega Marina Bergamin, Cgil - questa volta i contenuti ci convincono. L'altra volta non era così».
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