Piano Urbano della mobilità, Tamborra: sì ma con attenzione al commercio
Venerdi 20 Luglio 2012 alle 18:20 | 0 commenti
Confesercenti Vicenza - E' complessivamente positivo il giudizio di Confesercenti Vicenza sulle scelte delineate all'interno del documento presentato, in questi giorni alle Associazioni di categoria, sul nuovo Piano Urbano della Mobilità , a partire dalla scelta di puntare fortemente sulla rivalorizzazione e riorganizzazione del trasporto pubblico locale, sul potenziamento della ciclopedonalità sino alla volontà di ridurre gradualmente il traffico automobilistico.
"Abbiamo apprezzato l'annuncio del Sindaco di volere procedere rapidamente per concretizzare il programma della mobilità " commenta Vincenzo Tamborra Direttore di Confesercenti Vicenza "sarà sicuramente impegnativo in questo contesto di tagli, ma è essenziale intervenire mantenendo la coerenza con le scelte urbanistiche previste sia dal Piano di Assetto del Territorio che dal Piano degli Interventi, in approvazione a settembre prossimo. Soprattutto ci sono da considerare le necessità organizzative, più volte da noi sottolineate, di migliorare complessivamente il trasporto pubblico".
Confesercenti riassume in sei punti gli aspetti più importanti da considerare: primo fra tutti la comunicazione all'utenza riguardo ai parcheggi e alla viabilità per rendere accessibile il centro città per le funzioni che vi sono localizzate, amministrative ma anche commerciali e turistiche.
Nel Pat e nel Pum si prevede una rete di tangenziali omogenea in tutto il territorio comunale ma, secondo punto da sottolineare, essa deve essere accompagnata da regolamentazioni urbanistiche precise per evitare espansioni edilizie commerciali su aree agricole che indebolirebbero ulteriormente il commercio nel centro storico e nelle aree intermedie. Terzo punto, la mancanza ancora del nodo cruciale per la mobilità a sud della città (Ponte Alto-Stazione-Tribunale-Stanga) dove c'è pluralità di soggetti coinvolti, inoltre questo dovrebbe diventare un progetto prioritario da presentare nel "Piano Nazionale per le città " che il governo ha varato nel cosiddetto "Decreto Crescita".
Totale appoggio anche alla diminuzione del traffico e alla riduzione di velocità nei quartieri con le cosiddette zone 30, sia per una maggiore qualità di vita sia per un sicuro vantaggio delle piccole attività commerciali.
Gli ultimi due aspetti riguardano le corsie preferenziali e la limitazione a 2 linee per il trasporto pubblico su gomma (dalle 7 attuali) con una distribuzione centrale, arrivando poi all'integrazione tariffaria delle linee gestite da aziende diverse come AIM, FTV ecc...
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