Piano occupazionale 2013 del Comune in sordina: Cub proclama stato di agitazione
Mercoledi 27 Febbraio 2013 alle 17:48 | 0 commenti
Cub Vicenza - La CUB ha proclamato lo stato di agitazione sindacale di tutto il personale in comune di Vicenza, dopo che l'amministrazione non ha risposto positivamente alla richiesta di approvazione del piano occupazionale 2013. La richiesta di assunzioni di personale è urgente ma l'amministrazione evita, come sempre, di parlare con i sindacati, di condividere un percorso assunzionale.
Che vada a coprire i numerosissimi posti vacanti di organico, in primis nel settore scuole ed asili dove mancano all'appello 25 posti di Operatori Scolastici e almeno una quindicina di insegnanti. Abbiamo la netta sensazione che l'ammnistrazione del sindaco Variati,dopo il caso "pagelle piratate", intenda traghettare l'attuale situazione di totale stagnazione nelle relazioni sindacali, verso il secondo mandato senza ulteriori scossoni. Non sappiamo ancora cosa ci aspetterà al secondo mandato qualora a Giugno prossimo fosse riconfermata l'attuale amministrazione, ma sappiamo bene che le cose peggiori come privatizzazioni, tagli di servizi e altre porcherie avvengono sempre quando politicamente non si ha più nulla da perdere.Ebbene siccome le cose in comune di Vicenza non vanno affatto bene, neanche ora che siamo alla scadenza del primo mandato del Sindaco Variati, e il caso Pagelle piratate è solo la punta di un iceberg tra i tanti casi di incompetenze dirigenziali e politiche che vengono fatte ricadere sui dipendenti e sul cittadino, la CUB chiama i lavoratori alla protesta. Ecco di seguito elencati i motivi dello stato di agitazione:
1) mancata risposta positiva alla richiesta di approvazione del piano occupazionale 2013;
2) pessima organizzazione del lavoro nei settori Anagrafe, Stato civile ed Ufficio elettorale, nonostante accordi farsa siglati, senza l'approvazione dei lavoratori, da CGIL CISL UIL;
3) pessima organizzazione dei settori Sociale e Decentramento, di fatto accorpati senza che a monte ci sia stata alcuna riorganizzazione dirigenziale.
4) elevati livelli di personale precario nelle categorie di dipendenti con profilo di ausiliario/addetto ai servizi di cucina e personale insegnante;
5) un sistema di valutazione che ha creato disagi forti tra il personale, emersi anche a livello di cronaca cittadina, con valutazioni che offendono la dignità dei lavoratori.
6) procedimenti disciplinari avviati senza alcuna prova contro ignari dipendenti comunali per scaricare sui lavoratori le gravissime responsabilità dirigenziali, dovute alle falle del programma Skema
7) elevato numero di consulenze a supporto di dirigenti pagati con stipendi da capogiro.
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