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Pfas, faccia a faccia tra Di Maio del M5S e i lavoratori Miteni ("ex Ricerche Marzotto") davanti al tribunale: "mettere insieme salute e lavoro"
Venerdi 8 Aprile 2016 alle 13:20 | 0 commenti
Davanti al tribunale di Vicenza il Movimento 5 Stelle ha presentato l’esposto sulla presenza delle sostanze perfluoroalchiliche in tanti comuni veneti e del vicentino. L’esposto prevede la necessità di bonifica dei siti inquinati e le ipotesi di risarcimento per il danno arrecato. Presente anche il parlamentare e vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, campano e perciò colpito da vicino dal caso dei rifiuti sotterrati nella terra dei fuochi. Di Maio si è fermato per un confronto faccia a faccia con i lavoratori della Miteni, anche loro davanti al tribunale per l'udienza in corso sull'impugnazione del licenziamento di un componente della rsu sindacale Ilario Ermetti.
"La Miteni è la causa dei Pfas nelle acque - ricorda il M5S - e nell'area industriale di Valdagno ha una lunga storia di anomalie nella gestione dei reflui prodotti e altri rifiuti, sin da quando l'azienda si chiamava RiMar, Ricerche Marzotto".
"Dobbiamo mettere insieme salute e lavoro - ha detto Di Maio - a volte i problemi vengono nascosti sotto il tappeto per salvaguardare l'occupazione, il nostro esposto è contro le responsabilità delle istituzioni, io non ce l'ho con chi inquina, ma con chi non controlla".
A Sarego denunciano i 5 Stelle "sono stati chiusi 60 pozzi su 80: ci sono nuove tecniche già sperimentate per produrre abbigliamento senza inquinare".
A fianco a Di Maio c'erano infatti il sindaco Roberto Castiglion e l'assessore Flavio Zambon del primo Comune a guida 5 Stelle, oltre ai senatori Enrico Cappelletti, Gianni Girotto e Giovanni Endrizzi, i deputati Marco Brugnerotto, Emanuele Cozzolino, e Marco Da Villa, i consiglieri regionali Jacopo Berti e Manuel Brusco e i rappresentanti dei Comuni: il consigliere, Daniele Ferrarin per Vicenza, e Sonia Perenzoni per Montecchio Maggiore.Â
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