Pfas, Brusco e Scarabel (M5S): "Due mozioni e un sollecito, è ora che il governo veneto si dia una mossa"
Mercoledi 5 Luglio 2017 alle 17:14 | 0 commenti
I Pfas stanno contaminando anche l'agroalimentare veneto. L'evidenza, sotto gli occhi di tutti ormai da mesi, viene confermata in questi giorni da studi e approfondimenti scientifici che confermano come l'uso di acqua contaminata da sostanze perfluoro-alchiliche influisca sugli animali che la bevono. Il Movimento 5 Stelle, come riferisce la nota che pubblichiamo, ha presentato sei mesi fa una mozione sull'argomento, ma il tema non è mai stato preso in considerazione dal governo veneto e dalla maggioranza che lo rappresenta in consiglio regionale.Oggi, inoltre, il gruppo consiliare M5S ha sollecitato formalmente l'istituzione della commissione sui Pfas e la prima convocazione del gruppo di lavoro.
"Mesi fa - spiega il consigliere regionale M5S Manuel Brusco - abbiamo presentato una mozione per rendere obbligatoria l'analisi delle acque dei pozzi degli allevamenti, ma la mozione deve essere ancora calendarizzata. Come sempre questo governo regionale viaggia su due velocità , portando avanti a tappe forzate argomenti che evidentemente sono di maggior interesse come il burka e i capanni per la caccia".
La mozione chiede alla giunta regionale di attivarsi per rendere obbligatorie le campagne di analisi per tutti i pozzi delle zone interessate dall'inquinamento da Pfas che vengono usati per dare da bere agli animali da allevamento. Questo vale anche per la produzione di alimenti e per l'irrigazione delle colture.
"Se non agiamo in fretta - continua Brusco - si rischia che questa situazione dia una spallata devastante al Made in Veneto, che è rappresentato da sempre da eccellenze nei comparti dell'allevamento e dell'agroalimentare".
Il consigliere regionale Simone Scarabel ha presentato oggi una mozione per completare il censimento dei pozzi, sia per la questione degli inquinanti come Pfas, mercurio, atrazina e altri, sia per quanto concerne l'emergenza idrica: in caso di limitazioni è certo che molti utilizzerebbero pozzi abusivi.
"Chiedo alla giunta di attivarsi perché venga ultimato l'archivio digitale dei pozzi esistenti nel territorio del Veneto - dice Scarabel - previa effettuazione di un censimento a livello regionale individuando ubicazione esatta e misure di ciascuno, e che il medesimo sia reso accessibile agli addetti ai lavori e ai cittadini".
La mozione chiede inoltre al governo regionale di semplificare la burocrazia per evitare il dilagare dell'abusivismo nella costruzione dei pozzi.
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