Pettenò: Consiglio regionale avalla opere in Project financing e ipoteca futuro del Veneto
Giovedi 18 Settembre 2014 alle 00:00 | 0 commenti
Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione Sinistra Veneta - Una maggioranza allo sbando ha approvato oggi con 24 voti favorevoli, 17 contrari e 6 astenuti il Programma triennale 2013-15 dei lavori pubblici di competenza regionale. Il Piano, approvato oltre un anno dopo dal suo inserimento nell'ordine del giorno del Consiglio, costituisce uno strumento inutile e dannoso in quanto prevede una serie di opere che mirano unicamente a cementificare ulteriormente il territorio regionale con un aggravio preoccupante per le risorse finanziarie pubbliche.
Con una serie di emendamenti avevamo chiesto lo stralcio dal piano della Superstrada Pedemontana Veneta, del Grande Raccordo Anulare di Padova, della camionabile lungo l'idrovia Padova-Venezia, della Nogara-Mare, del Passante Alpe Adria-prolungamento dell'A27 e dell'autostrada Treviso-Mare, tutte opere realizzate in project financing. La finanza di progetto si è rivelato uno strumento assurdo in cui il pubblico illegittimamente copre le perdite, con nessun rischio di impresa da parte dei privati, tanto che anche le recenti decisioni della giustizia amministrativa e contabile in materia hanno condannato l'uso spregiudicato dello strumento della finanza di progetto.
Come si ricorderà , solo l'anno scorso è stata istituita un'apposita commissione d'inchiesta consiliare per indagare su queste opere pubbliche a seguito dell'inchiesta giudiziaria Mantovani-Baita ed era venuto in Consiglio regionale don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati i Costruttori di Pace: in quella occasione, i consiglieri dei diversi schieramenti politici avevano espresso sensibilità nei confronti della difesa del territorio e contro il consumo esagerato di suolo che ormai ha fortemente compromesso il Veneto sul piano ambientale.
Ovviamente tutti i "buoni propositi" di appena un anno fa sono oggi andati in fumo e la maggioranza ha approvato un libro dei sogni, che prevede delle opere per cui non sono neanche previste le relative coperture.
Restiamo dell'opinione che non sia accettabile che le risorse pubbliche vengano destinate alla costruzione di opere colossali e inutili, distruggendo territorio e paesaggio veneto, peggiorando la qualità della vita della popolazione e, per tale motivo, continueremo la battaglia nelle istituzioni e nei territori.
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