Pettenò: Dirty leather,necessario atto di trasparenza
Martedi 29 Giugno 2010 alle 23:56 | 0 commenti
Pettenò, Federazione della sinistra veneta - Il Consiglio regionale esprima solidarietà alla magistratura
"L'istituzione regionale dovrebbe esprimere la più convinta e totale solidarietà alla Guardia di Finanza e alla Magistratura di Vicenza per aver scoperto il maxi giro di evasione fiscale nel distretto conciario di Arzignano, che vede coinvolti imprenditori e funzionari pubblici".
A sollecitare un pronunciamento del genere il capogruppo della Federazione della Sinistra veneta Pietrangelo Pettenò che ha presentato una mozione* in Consiglio con cui chiede a tutte le forze politiche di far propria tale istanza.
Il documento ricorda in premessa come "l'organizzazione criminale" smascherata dalle forze dell'ordine e dalla magistratura vicentine abbia creato un gravissimo danno alla libertà di impresa e ad un corretto rapporto tra istituzioni ed imprese nel campo della riscossione dei tributi. E conclude invitando la Giunta regionale ad adoperarsi presso il Governo per evitare che i reati valutari non siano inficiati da leggi, come quella sulle intercettazioni telefoniche, che minano la capacità investigative e di conseguenza la scoperta di reati gravi come quelli scoperti a Vicenza.
*Il Consiglio Regionale
preso atto
del fatto che le inchieste Dirty Leather- Reset hanno portato alla luce un gruppo di potere criminale, che ha creato grave nocumento alla libertà di impresa e ad un corretto rapporto tra istituzioni ed imprese nel campo della riscossione dei tributi
esprime
totale solidarietà alla Guardia di Finanza e alla Magistratura vicentina, per il loro operato teso a ristabilire la legalità nel tessuto economico vicentino
invita
la Giunta Regionale ad adoperarsi presso il Governo, affinchè gli strumenti d'indagine per i reati valutari non siano inficiati da leggi - come quella sulle intercettazioni telefoniche - che minano nel profondo la capacità di scoprire illeciti fiscali come quelli scoperti dagli investigatori e dalla Magistratura vicentina
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