Quotidiano | Categorie: Politica

Pettenò: consiglio regionale straordinario su Don Bizzotto contro devastazioni ambientali

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Agosto 2013 alle 16:33 | 0 commenti

ArticleImage

Pietrangelo Pettenò, Consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta-Rifondazione Comunista, ci ha inviato questa lettera aperta per chiedere un consiglio straordinario regionale per dare ascolto a Don Bizzotto sull'ambiente

Un Veneto da parte della "Terra Madre" e che dica no alle grandi opere speculative: un Consiglio regionale straordinario per difendere la battaglia di Don Albino Bizzotto.

Caro Presidente, cari colleghi Capigruppo, l'iniziativa intrapresa da Don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace è sostenuta da molti cittadini che ormai hanno preso coscienza sulla necessità di un nuovo modello sociale ed ambientale per la nostra regione, considerati i tanti guasti e problemi che questo sistema attuale ha provocato.

Grandi opere pubbliche, private o miste pubbliche-private hanno contribuito a devastare il nostro territorio. Opere non sempre rispondenti alle necessità sociali della popolazione, anche se sempre sono state approvate con l'ipocrita definizione di "interesse pubblico" con l'aggravio dell'utilizzo sempre più ricorrente di uno strumento solo apparentemente neutro (almeno in Italia) come il progetto di finanza.
Serve fare un bilancio di quante sono le opere in cantiere e di quante già approvate o in via di definizione. Grandi opere che poi, abbiamo visto dalle recenti indagini della Magistratura, possono celare intrighi e affari illeciti.
Dobbiamo difendere il nostro suolo, le nostre produzioni per difendere i legami sociali, oggi spezzati da uno sviluppo economico e selvaggio che rispende sempre più a logiche speculative non più in grado di ridistribuire benessere diffuso.
Non possiamo accontentarci di "piccole riforme", di soluzioni transitorie o ancora peggio accontentarci di ascoltare e seguire slogan capaci solo di riempire per qualche giorno le pagine delle testate giornalistiche.
Non possiamo illuderci che per difendere il consumo di suolo basti incentivare la "crescita edilizia in verticale" come sembra farci credere la Giunta regionale: forse che il faraonico Palais Lumiere che Pierre Cardin vorrebbe costruire è un'opera sostenibile solo perché si sviluppa in altezza ?
La politica deve avere più coraggio e sostenere solo quelle opere che sono utili, necessarie e prima di costruire nuove strade, nuove case, nuovi ipermercati, nuovi ospedali, ci si deve chiedere se quelle che ci sono davvero non soddisfano le esigenze.
Prima di costruire ancora, quante opere potremmo mettere in campo per riqualificare il territorio, risanare l'ambiente, il paesaggio, i nostri fiumi, il patrimonio edilizio.
Sicuri che dobbiamo rendere permanente la "logica del piano casa" che si basa sul presunto diritto del privato di edificare secondo le proprie esigenze senza più nessun controllo o regolazione delle amministrazioni locali?
Se vogliamo dare ascolto all'iniziativa di Don Albino Bizzotto e tanti altri cittadini che ci stanno ponendo da tempo in Veneto la richiesta di fare una scelta coraggiosa e cioè di stare con la " Terra Madre", fonte di vita e di sviluppo sostenibile sul piano ambientale e sociale, penso che dobbiamo fare delle scelte concrete e in tempi brevi.
Per questo vi chiedo di trovarci e di decidere insieme di tenere un Consiglio regionale straordinario, aperto al contributo di cittadini, associazioni che vorranno portarci contributi positivi.
Un Consiglio regionale dove varare una piattaforma programmatica per un Veneto sostenibile che metta fine alle grandi opere speculative e non più necessarie.

Pietrangelo Pettenò
Consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta-Rifondazione Comunista
 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network