Petizione “Al lavoro in bicicletta-buono mobilità” supera le 900 firme a Vicenza
Giovedi 4 Febbraio 2016 alle 17:26 | 0 commenti
Legambiente Vicenza
A dicembre 2015 una cittadina vicentina abituata a recarsi a lavoro in bicicletta, socia di Legambiente Vicenza, Erica Panighello, ha inviato al Comune di Vicenza una petizione dal titolo “Al lavoro in bicicletta – buono mobilità â€, che è stata pubblicata il 4 gennaio 2016. Lo scopo è quello di puntare l'attenzione su un mezzo di trasporto che vorremmo vedere di più nelle nostre città : la bici.
In un periodo come quello attuale in cui le città , in particolare quelle del Nord Italia e ancora più in particolare quelle della Pianura Padana, stanno letteralmente soffocando, strette da livelli di smog ogni giorno al di sopra dei limiti previsti per legge, pensare a tipologie di mobilità alternative e a minor impatto ambientale, appare non solo opportuno, ma necessario.
Legambiente ha diffuso pochi giorni fa il dossier “Mal'aria 2016†in cui si vede che la città di Vicenza oltre ad essere la peggiore del Veneto, è pure la terza città dall'aria più malsana dell'intero Paese. La visione e le soluzioni relative ai possibili interventi da mettere in atto a questo proposito sono stati finora parziali.
Il Comune di Vicenza ha approvato nel 2012 un PUM (Piano Mobilità Urbana) con l'obiettivo di ridurre il traffico veicolare dal 70% al 50%. Noi crediamo fattibile e auspicabile arrivare al 30%, creando un piano di azione che ponga obiettivi annuali da rispettare. Nello stesso anno è stato aggiornato anche il Piano di azione comunale per il risanamento dell'atmosfera, che indica azioni dirette (blocchi del traffico, limitazioni al riscaldamento, etc etc.. ) messo in pratica tramite ordinanze annuali, ma che non programma nel tempo e concretamente quelle azioni strutturali già individuate. Conosciamo i limiti di bilancio del Comune e sosteniamo la scelta di destinare il 5% degli investimenti alla ciclabilità nel 2016, ma siamo convinti che bisogna dare davvero seguito a tutte le buone proposte contenute nei documenti: per portare a termine un cambiamento sistematico di cui la città e i cittadini hanno bisogno l'intera amministrazione deve prendere coscienza del problema e ritenere il miglioramento della qualità dell'aria come una priorità , adottando politiche più coraggiose e spostando e ottenendo maggiori risorse per contrastare il problema (vedi fondi della recente legge 221 del 2015).
Secondo Legambiente Vicenza un buon punto di partenza potrebbe essere proprio questo: che l'Amministrazione riconosca il beneficio creato da chi ogni giorno sceglie la bici e lascia in garage la propria auto, un beneficio per tutta la collettività e quindi per la città stessa. Come spiega la proponente, può farlo:
«nella forma del buono mobilità previsto dal Collegato ambientale alla legge di stabilità 2014, recentemente approvato.»
Non è solo Erica Panighello a chiederlo, ma anche Legambiente Vicenza e moltissimi cittadini. Ad oggi infatti, ad un mese esatto dalla pubblicazione di questa petizione sono state raggiunte le 928 firme, un record di adesioni tra tutte le petizioni che sono pubblicate sul sito del Comune. Vorrà dire pur qualcosa.
I cittadini di Vicenza vogliono cambiare aria. E sanno come farlo, purché sia data la loro la possibilità di farlo. Noi piccoli circoli, che crediamo nel cambiamento, sappiamo che molto viene dal basso ed è da qui che vogliamo partire. Come spiega Erica Panighello, nel testo che presenta la petizione:
«È opportuno supportare tali scelte virtuose e “antismog†anche mediante riconoscimenti concreti, che possono essere rivolti tanto a chi già usa quotidianamente la bicicletta come mezzo di trasporto, quanto agli indecisi, che grazie all'incentivo potrebbero essere spronati a un utilizzo maggiore della bicicletta.»
Legambiente e i suoi soci cercano di dare sempre il buon esempio, ci aspettiamo che anche il Comune lo faccia.
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