Quotidiano | Categorie: Politica

Per politici e non solo il gioco preferito è mentire alla gente. Non si prescrivano i reati dello "smemorato di Vicenza", Gianni Zonin

Di Citizen Writers Lunedi 18 Dicembre 2017 alle 07:31 | 0 commenti

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Egregio direttore, forse passeranno ancora centinaia d'anni fino a che il popolo, inteso come genere umano tutto, avrà decifrato ogni comportamento (pensiero atteggiamento espediente) che divide un individuo dall'altro e li rende ostili. Per ora dobbiamo sopportare Maria Elena Boschi, che con il piglio di quella del primo banco, la lezione imparata a memoria e il visino carino e feroce, si difende, anzi attacca il suo avversario (Parlamento, o Travaglio) con gli argomenti del revanchismo piccolo borghese - mio padre si è guadagnato tutto quel che è lavorando sodo e andando a piedi a scuola - e le ragioni di una donnetta molestata - risponderà di questo in tribunale; ce l'ha con me perché sono donna.

L'ultimo argomento, quello dell'inattaccabilità di una donna in quanto donna, non offesa ma offendibile, non molestata ma molestabile, non stuprata ma stuprabile, è l'argomento preferito delle "vittime" di ogni risma, soprattutto di regime come ad es. Moretti, Fusani, Boldrini etc., ed è preceduto dalla più comune minaccia di verificare in tribunale quanto l'avversario asserisce, giacché non si tollera di essere state scoperte nel gioco preferito: mentire alla gente.

Forse passeranno ancora centinaia d'anni prima che il popolo si doti di un sistema giudiziario capace di domandare a un ottantenne furbo: come fa a dire la parola "mai" (mai sentito, mai fatto, mai conosciuto etc...) quando serve ad allontanare il sospetto di aver sentito, fatto e conosciuto, e "non ricordare" per niente, quando invece si ha la certezza della sua implicazione?

Per l'immediato mi accontenterei che questo popolo e il suo sistema giudiziario siano capaci di impedire ai reati di Gianni Zonin, lo "smemoarato di Vicenza", e compagni la prescrizione. E forse un giorno, di chissà quale secolo, così procedendo, la menzogna e l'inaccertabilità della sua azione non serviranno più a comporre i fattori della disuguaglianza sociale.

Cordialmente

Giuseppe Di Maio

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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