Pensioni, Uil: con anticipo rischio 1 mese per 'prestito' con indicizzazione 1% e tasso 3,5%
Sabato 7 Maggio 2016 alle 14:28 | 0 commenti
Andare in pensione prima, perdendo però almeno una mensilità l'anno. E' questo il rischio cui andrebbero incontro coloro che vogliono lasciare il lavoro ma non hanno ancora i requisiti, stando alle prime elaborazioni Uil in merito al prestito previdenziale per la flessibilità in uscita che dovrebbe essere tra gli elementi principali dell'Ape. Il sindacato basa lo studio sul meccanismo che probabilmente verrà adottato e cioè l'accesso alla pensione con un anticipo fino a 3 anni rispetto al requisito anagrafico, da 'pagare' (attraverso un prestito di un istituto di credito, garantito dallo Stato), con una rata applicata sulla pensione.
Ipotizzando un'indicizzazione del trattamento pari all'1% per ogni anno e un tasso d'interesse del 3,5%, un lavoratore che accedesse con un anno di anticipo e con un trattamento pari a 1.000 euro lordi perderebbe il 6,9% della pensione, ovvero il corrispettivo di un importo mensile netto in meno ogni anno. L'onere crescerebbe all'aumentare degli anni di anticipo.
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