Pedemontana Veneta, Covepa: vicenda è in un vicolo cieco
Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 17:54 | 0 commenti
Di seguito la nota di Matilde Cortese, Massimo Follesa, Elvio Gatto del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
Oggi saremo in Corte dei Conti alla Sezione di Controllo della Pedemontana Veneta. La vicenda è veramente in un vicolo cieco. Le ultime ore sono state caratterizzate dai toni alti del capogruppo regionale della Lega Nord, il bassanese Finco, che sguinzagliato da Luca Zaia ha attaccato a testa bassa le dichiarazioni del gruppo regionale del M5S che aveva promosso un incontro a Bassano del Grappa per iniziare ad articolare un percorso condiviso per una Superstrada Montecchio-Spresiano dove serve e come serve.Quello che Finco non capisce, è che lo hanno mandato avanti a difendere un'opera voluta da Galan, difesa da Chisso e costruita da Luca Zaia. E' una pena ricordarci di Nicola a caccia di voti nelle assemblee per la SPV del 2010, ce lo ricordiamo ad esempio a Castelgomberto e a Villaverla candidato e paladino di una SPV funzionale ai territori. Adesso è il cane da guardia di un'opera fallita dove la Lega Nord ha gravissime responsabilità per il buco che supera abbondantemente i 1500 mln di €, visto che mancherebbero all'appello dai 60 agli 80 km di strade per poter entrare nella superautostrada. Si tratterebbe di una somma che potrebbe aggirarsi intorno al mezzo miliardo di €. E qui non entriamo nel merito della revisione del 2013 dove la giunta di Luca Zaia ha avvallato un danno gravissimo a causa dei mancati introiti di SIS, per il quale la Regione Veneto potrebbe rispondere per i 20 mld di€ dei ricavi mancati del concessionario
Questo racconteremo oggi a Roma, e siamo grati a chi ha avviato un percorso di revisione dell'opera. Il nostro ringraziamento va a coloro i quali hanno chiesto e messo in pratica i primi passi per un percorso condiviso per una SPV dove e come serve, in modo particolare al Senatore Cappelletti e ai consiglieri Brusco e Scarabel del M5S. Ogni soluzione deve essere impostata fuori dalle segrete stanze di Veneto Strade a Mestre e della Regione Veneto a Roma. A loro va il merito di aver chiesto un tavolo trasparente e partecipato sul sistema di finanziamento, degli interessi e del rischio della SPV che ha visto muoversi anche il consigliere Zanoni del PD con la nuova direttiva europea.
Rifiutiamo e respingiamo tutte le proposte di accademia, che sono apparse sulla stampa e agli atti anche della Sezione di Controllo della Corte dei Conti di Roma. Il CoVePA sta sostenendo nell'ambito della discussione sulla revisione della Pedemontana Veneta il Project Review della riforma del codice dei contratti, il nuovo Piano Economico Finanziario sostenibile e i pagamenti reali degli espropri, chiudendo la fase dei pagherò e delle promesse. E' indispensabile che le proposte per rimediare allo stop conclamato della SPV debbano emergere da una consultazione pubblica, trasparente, partecipata e aperta alle forze economiche, agli amministratori del territorio e ai cittadini, senza di ciò non vi è risoluzione. Ogni scorciatoia senza l'arresto dei lavori va respinta al mittente.Accedi per inserire un commento
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