Pedemontana: il M5S torna a chiedere copia della convenzione economica e attacca il Pd
Sabato 13 Ottobre 2012 alle 12:18 | 3 commenti
Dopo l'animata assemblea pubblica del 10 ottobre a Cassola, il Movimento 5 Stelle torna a dire la sua, questa volta in una conferenza stampa, dove Francesco Celotto ne ha per tutti, a cominciare da Vernizzi. Il commissario alla Spv, infatti, continua ad ignorare le richieste del M5S di ottenere una copia della convenzione economica e del piano economico finanziario della Pedemontana.
All'esposto presentato il 28 giugno dagli attivisti Vernizzi ha risposto con una memoria, in cui nega nuovamente la consegna dei documenti in quanto non disposta dal Tar, ma i grillini, sentenza alla mano, dimostrano il contrario. Nella memoria di Vernizzi si legge anche che la richiesta ricevuta risulta di fatto troppo generica e formalmente scorretta. A questo punto, il M5S ha deciso di integrare l'esposto di giugno con richieste più precise e in una forma legalmente inattaccabile.
Le critiche mosse da Celotto alla Pedemontana sono a tutto campo e cominciano dalla valutazione di impatto ambientale: "E' stata fatta solo sul progetto preliminare del 2006", ha detto. "Ma quello che si andrà a costruire è diverso, nel progetto esecutivo ci sono punti di difficoltà che non sono stati risolti, come la tratta di Riese. Senza contare", continua Celotto, "che la valutazione di impatto ambientale è fatta dallo stesso Vernizzi, in una vera e propria anomalia in cui il controllato è anche il controllore".
Il Movimento cerca di portare l'attenzione anche su un'altra questione, sempre legata all'impatto ambientale, quella della cava di Cassola: a quanto pare la Pedemontana passerà a poche centinaia di metri dalla ex cava GE di rifiuti industriali speciali. "Nello scavare si andrebbero a smuovere i rifiuti che vi sono sepolti", spiega Renato Gianturco del M5S. "Rifiuti ospedalieri e industriali, probabilmente tossici, richiederanno una bonifica, ma chi la pagherà ?".
E poi, ci sono i soldi: "Il costo massimo previsto era di 1,9 miliardi, già sforati di 400mila euro", afferma Celotto. "Secondo i nostri calcoli, fra modifiche, complanari e soldi richiesti dal concessionario (la Sis) per accontentare i comuni si arriverà ai 3 miliardi".
E il Pd? "Sono degli ipocriti", sentenzia Celotto. "La riunione del 10 ottobre a Cassola è stata proposta come organizzata dai cosiddetti ‘comitati', ma dietro c'è il Pd: fuori dalla sala sono stati distribuiti i volantini di Renzi. Vogliono fare i paladini dell'ambiente, ma finora non hanno mosso un dito per opporsi alla Pedemontana. Il Pd si rende complice di questo modo di fare, e poi si fa vedere nei comitati per dire il contrario. Sono in campagna elettorale, questa è la verità ". Critiche a pioggia partono da Celotto nei confronti di Rigon di Breganze, Piotto di Rosà e Reginato e Beraldin di Bassano, oltre che sull'assessore all'urbanistica di Bassano e segretaria regionale del Pd Rosanna Filippin e sulla deputata Sbrollini.
Barbara Guidolin, consigliera del M5S a Rosà , sostiene la necessità di un recupero dell'etica in politica. "Non si possono usare questioni gravi, come la Pedemontana, per fare politica. Noi del Movimento 5 Stelle non lo facciamo". Secondo i grillini, il Pd sta anche utilizzando formule e linguaggi propri del Movimento, come i concetti di "fare rete" e "partecipazione". "Ma cosa stanno facendo in pratica? Con quali strumenti?" chiede Guidolin. "Usano queste parole per pulirsi la faccia in vista della campagna elettorale".
Ma quali sono le proposte del Movimento 5 Stelle per risolvere il problema della viabilità in Veneto, che pure esiste? "Noi vogliamo un modello di Pedemontana diversa", spiega Celotto. "Una strada più piccola, a scorrimento veloce e con più accessi, anche eventualmente con un piccolo pedaggio da pagare. Il risparmio dal punto di vista economico sarebbe enorme. La soluzione di collegamento fra la A31 e la A27 non è un'altra autostrada e ci stupisce che, nell'opporsi alla Pedemontana, l'ingegner Bergamin insista nel sostenere invece il progetto del 2001, che è quasi uguale a quello che vogliono attuare ora."
Il Movimento 5 Stelle organizzerà un incontro pubblico per presentare le proprie proposte. "Il Veneto non è Manhattan", conclude Celotto. "Possibile che non se ne rendano conto?".
(In foto, da sinistra Barbara Guidolin, Francesco Celotto e Renato Gianturco del Movimento 5 Stelle.)
Alessandro
Tutti quelli che usano la SPV per fare propaganda politica stanno facendo campagna elettorale. M5S e Pd, o chiunque altro, è lo stesso. Ma solo chi non ha il coraggio di confrontarsi, di fare un passo indietro, di cambiare idea, o di sedersi al fianco dell'altro schieramento per cercare un fronte comune per contrastare questo progetto di SPV è il vero ipocrita...
se continuiamo a farci la guerra tra pari, a dividerci tra comitati e comitatini, a far valere solo le nostre ragioni, allora facciamo proprio gli interessi di quelli che la vogliono la SPV fatta in questo modo, e facciamo solo gli interessi di quel gruppo o movimento politico che rappresentiamo.
Mi sembrava che questo non vada certo dalla parete dei cittadini.....
Tiziano
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Si attacca il comitato nella persona di Egidio Bizzotto.