Pedemontana e Irpef, così il capogruppo PD in Regione Stefano Fracasso: “Non è una retromarcia? In due mesi Zaia ha cambiato idea su tutto”
Mercoledi 17 Maggio 2017 alle 15:40 | 0 commenti
Il Capogruppo del Pd Stefano Fracasso interviene in merito alle dichiarazioni di Zaia sulla Pedemontana e su quella che il presidente non intende chiamare "retromarcia" sull'Irpef. "Zaia deve mettersi in pace con se stesso - sottolinea Fracasso -. Due mesi fa il margine di indebitamento della Regione Veneto era di 80 milioni, mentre ora è salito a 140 milioni di euro. Due mesi fa non si potevano dilazionare in tre anni, così da evitare l'applicazione dell'addizionale IRPEF, i 300 milioni di contributo pubblico, oggi si danno in due anni. Due mesi fa chiedevamo di acquisire il parere dell'ANAC e il presidente Luca Zaia ci diceva che non era possibile. Due mesi fa dicevamo che la modifica del contratto era sostanziale e infatti oggi la Corte dei Conti lo scrive nero su bianco. Due mesi fa Zaia ci diceva che il Fiscal Compact voluto dallo Stato (e votato dalla Lega con Berlusconi quando era al Governo) era brutto e cattivo, visto che costringeva la Regione a mettere le mani in tasca ai veneti, mentre ora non se ne parla più".
"In due mesi il presidente ha cambiato idea su tutto quello che dava per impossibile o di cui si diceva contrario - conclude Fracasso -. Zaia la chiami quindi pure come preferisce, ma per noi questa resta una retromarcia bella e buona".
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