Pdl e gli affitti Ipab: Rolando spara sul passato CDA ma non fa i nomi degli affittuari
Giovedi 24 Marzo 2011 alle 15:17 | 0 commenti
Maurizio Franzina, Arrigo Abalti, Gerardo Meridio, Consiglieri comunali Pdl - In questi giorni, il Presidente dell'IPAB Rolando torna a gettare dubbi e a strumentalizzare la gestione del patrimonio fatta nel passato all'IPAB di Vicenza. Fornisce dati in modo sibillino senza addentrarsi nei contenuti, nelle finalità sociali dell'ente, nei dettagli e trincerandosi dietro alla privacy, non fornisce i nomi degli inquilini, quasi ad insinuare il sospetto che ci sia qualche nome particolare. Il PDL non ha dubbi sulla gestione del passato CDA e vuole sia fatta chiarezza da subito, siano svelati i nomi e le condizioni dei contratti (prima foto, immobile in Via Busato. Qui una Photo gallery).
E ricorda che i cda che si sono succeduti all'IPAB e al Salvi di tutti i colori politici fin dal 2000 hanno adottato un regolamento che prevede la gara pubblica per l'assegnazione degli appartamenti e dei terreni in affitto.
Il prezzo a base della gara è fissato sulla base di una stima effettuata dall'UPI (Unione Proprietà immobiliare) per gli appartamenti e dalla Confagricoltura per i terreni.
Il Regolamento prevede anche la possibilità di assegnare una minima parte degli appartamenti a "casi sociali", su segnalazione del Comune o di altre istituzioni.
In questo senso alcuni immobili sono stati dati al Comune, a persone segnalate dal comune, a associazioni (Villaggio SOS, Nostra Famiglia-FONOS ecc.).
A partire dal 2000 le Amministrazioni IPAB hanno disdettato tutti i contratti, precedentemente affittati ad equo canone e quindi con affitti bassissimi, ed effettuato gare pubbliche, pubblicando i bandi sui giornali e inviandoli alle agenzie immobiliari.
Questo iter ha consentito un aggiornamento dei canoni di locazione. Purtroppo il patrimonio immobiliare e piuttosto vetusto, e le stime dell'UPI tengo conto anche di questo.
E' quantomeno scorretto dare notizie alla stampa fornendo esempi del tipo: appartamento da 100 metri in centro storico a 200€, senza descriverne anche le condizioni, a volte al limite dell'abitabilità .
Per quanto riguarda gli affitti dei terreni, Rolando parla senza avere il senso delle cose che dice o la storia dell'Istituzione che presiede.
Nel 2000 Il CDA ha disdettato tutti i contratti che si basavano sulle norme della legge agraria e la cui durata era di 15 anni, con rinnovo automatico. Quei terreni (circa 1000 ettari) erano affittati a € 30,00 a campo vicentino (3600 mq), comprese le case.
Grazie alle gare volute dall'IPAB, che hanno messo in concorrenza i coltivatori suscitando molte proteste, oggi quegli affitti hanno una durata di 5 anni e sono giunti a cifre di 500-600 € a campo vicentino, con un aumento del canone pari a venti volte rispetto al precedente.
Rolando non ha stipulato ancora nessun contratto né fatto gare, ma si attribuisce meriti che non ha.
Altrettanto si può dire degli gli immobili rurali, prima legati all'affitto del terreno(quindi dati gratis ai contadini); i nostri CDA li hanno slegati dai terreni e trasformati, in accordo con i comuni, in immobili urbani o schedati quindi ne è aumentato il valore, tanto da poter essere immessi sul mercato senza prelazioni particolari
E che dire dei 100.000 Mq trasformati da aree agricole a residenziali ?
Tornando al patrimonio urbano, sulla stampa Rolando ha commentato alcuni casi clamorosi, senza entrare nei particolari, insinuando sospetti di una cattiva gestione:
1) Contra Corpus Domini 1/11 angolo Via Busato mq 140 abitazione canone 277,00.
L'affitto reale è di circa 600,00€: l'immobile è stato ristrutturato dall'affittuario, che ha investito 50.000,00€ e gliene sono stati riconosciuti circa 21.000,00€, che sono stati, di conseguenza, scalati dall'affitto che diventa cosi 277,00;
2) Identica situazione è quella dell'immobile, dato in locazione ai Vigilantes, di mq. 120 in Via San Domenico: le condizioni originali erano disastrose, l'immobile è stato risanato dagli inquilini con spese per circa 15.000,00€ recuperate nel canone di affitto che diventa di 150,00€
3) Corso Fogazzaro 185: 128 mq di abitazione ad un canone di 227,40€: questo appartamento fa parte dell‘immobile dato in permuta (venduto attraverso una gara) ai costruttori del nuovo polo Alzheimer di Monte Crocetta. L'immobile era vuoto ad eccezione di questo appartamento e tutto l'insieme è stato ceduto e non è più di proprietà dell'IPAB;
4) Corso Fogazzaro 173: locale ad uso commerciale di 127 mq, canone 427,70€: anche in questo caso l'immobile è stato dato in permuta (venduto attraverso una gara) ai costruttori del nuovo polo Alzheimer di Monte Crocetta. L'immobile era vuoto ad eccezione di questo appartamento e tutto l'insieme è stato ceduto;
5) Via Medici 49/55: abitazione di mq. 101, canone 333,20€: lo stato dell'immobile è fatiscente anche dal punto di vista degli impianti guardate le foto e ve ne rendete conto.
6) Corso San Felice e Fortunato: abitazione 2/3 di Ipab, 129 mq ad un canone di 338,50€: la palazzina è in pessime condizioni tanto che vi sono tre appartamenti vuoti da ristrutturare; quelli affittati, sono in condizioni pietose, quello dell'esempio citato da Rolando è perfino privo di impianto di riscaldamento e l'inquilino si riscalda con una stufa.
7) Viale Trieste 146-156: abitazione di 105 mq al canone di 211,90€ in uso ad una persona di 83 anni, vedova, che non ha accettato il nuovo canone proposto. Cosa si fa con questa signora? Dovevamo buttarla su una strada? La situazione, comunque, era già da tempo all'attenzione dell'assessorato ai Servizi Sociali
8) Via Verdi: immobile in condizioni fatiscenti, appartamento di mq 148 al canone di 409,10€: il contratto è scaduto perché l'immobile è destinato a diventare albergo ed il rinnovo dei contratti avrebbe impedito di proseguire in tal senso, vincolando l'ente per i prossimi otto anni.
Se volessimo strumentalizzare anche noi, i singoli casi potremmo citare la delibera del CDA n. 9 del 21.02.2011 dove si notano tre appartamenti in Viale Trieste146-156 di mq. 170 complessivi affittati per € 10 all'anno perché necessitano di lavori;
Ma trattandosi di un locatario con le stesse finalità dell'IPAB e che si è impegnato a ristrutturare (villaggio SOS) ne condividiamo l'impostazione.
Con delibera 14 del 2011 alla scadenza del contratto di un immobile in Via Corpus Domini 14, Rolando ha rinnovato il contratto con la stima UPPI passando da 243,40 a 270,00. Come si vede l'aggiornamento non è stato così consistente da insinuare dubbi sulla correttezza della valutazioni precedenti.
Potremmo continuare l'analisi ma ci preme sottolineare la strumentalità dell'azione di Rolando che ancora una volta spara sul passato CDA senza motivo e privo di elementi, così facendo mette in imbarazzo anche la struttura tecnica dell'IPAB che ha proposto tutti questi atti e che è di una esemplare correttezza.
Non riteniamo ci siano problemi di Privacy sui nomi, in realtà Rolando li tiene nascosti per insinuare qualche dubbio, o forse ci sono amici suoi fra gli inquilini dell'IPAB.
Preferenze si una l'ho fatta e posso svelarla, non mi sono sentito di sfrattare pur con contratto scaduto la Vedova di Scapin, credo che la città glielo debba, se Rolando vuole farlo....
Gerardo Meridio
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