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Pdl, Abalti: il "protettorato cittadino" di Galvanin ha fatto fuggire tutti, Variati gongola

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 4 Aprile 2013 alle 22:12 | 0 commenti

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Arrigo Abalti, Consigliere comunale - A voler fare un bilancio (ancora parziale perché temiamo che il peggio debba ancora venire) dei risultati raggiunti dal Coordinatore comunale del Pdl di Vicenza e dai suoi riferimenti regionali, converrebbe stendere un velo pietoso. Galvanin si insedia il 12 febbraio 2012 a seguito del Congresso comunale celebratosi contestualmente al Congresso provinciale del Pdl.

Dal suo insediamento il Coordinatore cittadino rivendica l'autonomia dal Partito provinciale, supportando la propria convinzione con non meglio identificate garanzie fornitegli da alcuni leader regionali, nonostante lo Statuto del Partito elenchi dettagliatamente i nomi delle Grandi città su tutto il territorio nazionale, elenco nel quale non compare la città di Vicenza.
Confondendo l'autonomia con l'anarchia, fomentato dalla copertura dei soliti regionali, Galvanin inizia subito a lavorare per il bene del Partito. Il primo atto del suo percorso vittorioso consiste nell'accordo con il non meglio identificato e non ancora quantificato "partito dell'amore" di Elena Donazzan per scardinare gli equilibri nel gruppo consiliare comunale.
Prima vittima sacrificale è il capogruppo Maurizio Franzina che, una volta sfiduciato, esce dal gruppo consiliare e dal partito.
La lungimiranza di Galvanin provoca la successiva fuoriuscita dal Coordinamento comunale, ed in alcuni casi anche dal Partito, di Fabio Nicoletti (ex cda IPAB), poi quella di Pietro Magaddino (assessore della giunta Hüllweck), poi quella di Bruno Carta (ex cda AIM e primo coordinatore cittadino del PdL), poi quella di Valerio Sorrentino (consigliere comunale PdL, vicesindaco con Hüllweck e coordinatore vicario del PdL), poi quella di Gerardo Meridio (consigliere comunale PdL ed ex Presidente IPAB), poi quella di Francesco Rucco (capogruppo del PdL).
Risultato: disintegrazione del Gruppo consiliare e del Coordinamento comunale del Pdl. Davvero un ottimo risultato sotto il profilo della capacità aggregatrice da parte del Coordinatore comunale Galvanin. Se l'obiettivo era sfasciare il Pdl in città ha compiuto il capolavoro.
Alle recenti elezioni politiche, in città di Vicenza il Popolo della Libertà, nonostante l'azione trascinante di Silvio Berlusconi, ha conseguito il 15,62% di voti, perdendo più di 13 punti percentuali (equivalenti a 9.000 elettori) rispetto alle precedenti elezioni politiche del 2008.
Il Coordinatore cittadino Galvanin ha rifiutato sdegnosamente qualsiasi suggerimento e proposta di collaborazione offerta dal Coordinamento provinciale, continuando a rivendicare la sua autonomia avallata dal protettorato regionale.
Sin dalla primavera del 2012 il Coordinamento provinciale del Pdl invitava Galvanin a valutare l'ipotesi di candidare Enrico Hüllweck a sindaco di Vicenza, motivando la sua proposta con lo spessore dell'uomo, capace non solo di creare una forte aggregazione attorno a sé di tutte le forze di centro destra, ma anche di portare alla coalizione un valore aggiunto frutto della sua indiscussa credibilità personale.
Evocando per mesi quella fantomatica busta dentro la quale Galvanin affermava di aver già scritto il nome del suo candidato sindaco e della coalizione che l'avrebbe sostenuto, siamo arrivati a poche settimane dal voto senza che sia stato svelato il nome del candidato sindaco da parte di Galvanin il quale, dopo aver pomposamente annunciato "habemus candidatum", è costretto a smentire se stesso finendo con l'andare da Manuela Dal Lago con il cappello in mano a chiedere, per favore, di potersi alleare con Lei e di poterla sostenere come candidato sindaco del centro destra. O meglio, di una parte del centro destra dal momento che il continuo tergiversare di Galvanin in questi mesi ha provocato la discesa in campo di Claudio Cicero, di Valerio Sorrentino, della stessa Dal Lago, di Maurizio Sangineto. Tutti candidati sindaci del centro destra che, con le loro legittime ma distinte proposte, hanno finito più o meno involontariamente con l'indebolire l'area che si contrappone alla riconferma di Variati. Siamo convinti che se si fosse accettata per tempo la forte ed autorevole candidatura di Hüllweck, non sarebbe disceso in campo nessun altro pretendente nell'area di centro destra ma si sarebbe invece creata una forte convergenza che avrebbe sicuramente vinto le elezioni. Achille Variati ringrazia Nereo Galvanin e la sua brillante strategia contro il PdL.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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