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Lettera aperta alla Cgil del Pci: "prendete posizione sul referendum costituzionale"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 14 Luglio 2016 alle 15:27 | 1 commenti

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Di seguito la lettera aperta del comitato regionale del Veneto del Partito Comunista alle segreterie provinciali e regionale venete della CGIL inviata il 13 luglio
Care compagne, cari compagni, ci rivolgiamo a voi, dirigenti del più grande sindacato italiano che fin dalla segreteria di Giuseppe Di Vittorio dimostrò come la forza dei lavoratori organizzati potesse e dovesse essere determinante per la difesa e l'attuazione dei diritti costituzionali, per chiedervi di prendere posizione sul futuro referendum confermativo della cosiddetta “riforma” della Costituzione.

Vogliamo ricordare Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli,  uccisi a Reggio Emilia il 7 luglio 1960 perché si opponevano allo sfregio dato alla Costituzione antifascista dal governo Tambroni appoggiato dal MSI.

Questo ricordo non è una forzatura ma un doveroso richiamo al dovere che noi tutti abbiamo di portare avanti la lotta in difesa e per l'attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza e che vede le sue origini negli scioperi operai del marzo 1943 e del 1944. Oggi si vuole cambiare la Costituzione nata dalla Resistenza con la scusa di semplificarla, modernizzarla e garantire la “governabilità”. Il governo Renzi lo vuole fare modificando ben 47 articoli. Lo fa scrivendo in maniera confusa e poco comprensibile articoli fondamentali. Lo fa forte di un'esigua maggioranza, senza coinvolgere i cittadini, dopo aver imposto con la fiducia l'approvazione di leggi che miravano a “rendere” innocui i principi e i valori della costituzione stessa. Ci riferiamo al “jobs act” e alla legge elettorale denominata “italicum”, alla controriforma della scuola e a tutte quelle leggi e quei decreti che impediscono, di fatto, che i cittadini possano usufruire dei diritti al lavoro, alla salute, all'istruzione, alla casa, al “pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Diritti fondamentali che sono garantiti dalla Costituzione del 1948 e che non sono mai stati pienamente attuati, ma spesso osteggiati e resi inapplicabili. A tal riguardo vogliamo ricordare la norma sul “pareggio di bilancio” inserita in costituzione (art.81) a larghissima maggioranza, praticamente di nascosto, senza coinvolgere i cittadini, con la falsa scusa che era l'Europa a imporcelo.
In autunno saremo chiamati a dare il nostro voto a questa “riforma” costituzionale. Confindustria si è schierata dalla parte del governo e ha annunciato ufficialmente di votare SI. Analogamente, anche la CISL in maniera, a nostro avviso, incomprensibile per un sindacato che dovrebbe difendere i diritti di chi vive del proprio lavoro, ha dichiarato il voto favorevole alla riforma costituzionale. L'ANPI, invece, si è schierata subito contro pronunciando un inequivocabile NO alla riforma “Boschi-Verdini-Napolitano”. La CGIL, al di là di espressioni critiche spesso personali, non ha ancora preso posizione ufficiale e non ha ancora dato indicazione di voto.
Noi crediamo che, di fronte allo scempio formale e sostanziale della prima legge dello Stato, non si possa rimanere indifferenti o neutrali. È obbligo di ognuno, e tanto più di organizzazioni politiche e sindacali, prendere una posizione chiara e netta su una questione fondamentale per l'assetto democratico del nostro paese qual è quella della modifica della Costituzione.
Ve lo chiediamo, compagne e compagni della CGIL, senza con questo voler prevaricare la vostra autonomia e indipendenza. Vi chiediamo in maniera accorata e precisa. che le organizzazioni territoriali e nazionali della CGIL prendano pubblicamente posizione e diano chiara indicazione di voto per il NO al prossimo referendum costituzionale. Fatelo per difendere e attuare i principi sanciti dalla Costituzione antifascista nata dalla Resistenza a partire dal diritto fondamentale a un lavoro garantito, sicuro e giustamente retribuito.

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Commenti

Inviato Venerdi 15 Luglio 2016 alle 07:24

Togliatti fece di tutto perchè la Costituzione fosse un documento di tutte le forze politiche per l'Italia, Oggi i suoi epigoni (Sindacato CGIL PD ) vogliono cambiare la Costituzione solo con i loro voti. Che differenza e che mancanza di vera intelligenza politica.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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