Passeggiate in carrozza, una cittadina: Vicenza prenda esempio da Nietzsche...
Mercoledi 5 Agosto 2015 alle 23:00 | 14 commenti
Riceviamo da Paola Re e pubblichiamo
Mi chiedo che senso abbia servirsi di cavalli per farsi trasportare. Non so se sia più grave legittimare questo trasporto, fare il cocchiere o farsi trasportare: sono tre situazioni che condanno senza se e senza ma.
E’ doveroso porsi interrogativi sulla legittimità di questa attività da schiavisti che vede animali costretti a farsi strada nel traffico, camminando sull’asfalto sotto il sole o con la pioggia, spesso strattonati da chi li guida, per portare a spasso soprattutto turisti a scapito di creature indifese. Lo stress emotivo dato dall’incompatibilità dell’ambiente urbano con le necessità dell’equide, le temperature elevate della stagione estiva, l’inadeguatezza del manto stradale per gli zoccoli dell’animale e l’assenza in città di luoghi dove i cavalli possano trovare ristoro sono i motivi per cui questa attività debba essere evitata. Questi cavalli schiavi appaiano spesso visibilmente stanchi e affaticati e stramazzare al suolo è il minimo che possa loro capitare.
Perché non proporre trenini elettrici? O biciclette che giovano tanto alla salute fisica?
Chiedo che Vicenza opti per una scelta etica, abbandonando queste tristi attrattive.
Gli animali non sono mezzi di trasporto ma esseri senzienti.
“Nietzsche esce dal suo albergo a Torino. Vede davanti a sé un cavallo e un cocchiere che lo colpisce con la frusta. Nietzsche si avvicina al cavallo e, sotto gli occhi del cocchiere, gli abbraccia il collo e scoppia in pianto. Ciò avveniva nel 1889… Nietzsche era andato a chiedere perdono al cavallo…â€
Milan Kundera, “L’insostenibile leggerezza dell’essereâ€, Adelphi edizioni, Milano, III edizione, 1990, pag. 294.
Concordiamo pienamente con quanto scritto da Paola Re.
Perchè limitare la fantasia, perchè ricorrere al passato nel suo aspetto più retrogrado quello dello sfruttamento degli animali in un'epoca in cui la tecnologia, la vita virtuale si stanno appropriando delle nostre vite?
Perchè non sviluppare idee e immaginazione per offrire ai turisti qualcosa di futuribile?
Riguardo le “città culturalmente più importanti di Vicenza ( Vienna , Boston,New York,Salisburgo)”, non è affatto vero che “nessuno pensa sia sfruttamento dei cavalli”: le proteste delle associazioni animaliste per questa forma di sfruttamento ci sono ovunque.
Riguardo la sua osservazione a Mariangela Corrieri “il cavallo è l'unico animale che partecipa alle Olimpiadi assieme all'uomo e nessun animalista sensato si è mai sognato di contestare le gare di equitazione, che si svolgono”, lei non è affatto informato. L’equitazione è parecchio contestata. Dietro quel mondo di lustrini smart & trendy, se ne nasconde un altro sommerso di dominio e oppressione. Per esempio, guardi questo video https://www.youtube.com/watch?v=qgKlVGkh7wc
Ce ne sono parecchi simili: basta avere la voglia di guardarli e informarsi.
Signor Luciano Parolin, lei scrive “Da sempre l'uomo si "serve" degli animali per lavoro, sino all'invenzione delle macchine a vapore.” Vogliamo fare l’elenco della cose che accadono da sempre e che lei trova inaccettabili? Ci pensi e stenda un suo elenco personale. Poi ne parliamo.
Lei scrive “La signora probabilmente usa come mezzo di trasporto l'auto "più moderna" che è il mezzo mobile più inquinante che ci sia, meglio sarebbe andare a piedi...a lavorare.”
Probabilmente lei non ha letto bene la mia lettera in cui ho proposto trenini elettrici (che non inquinano) e biciclette (che fanno bene alla salute) solo perché i turisti non vogliono andare a piedi ma sono proprio d’accordo con lei: andare a piedi è la miglior cosa. Purtroppo le sedi lavorative non sono sempre raggiungibili a piedi e neanche coi mezzi pubblici, quindi, convenga con me che talvolta l’automobile è il solo mezzo che si riesce a usare per andare a lavorare.
Paola Re
https://www.youtube.com/watch?v=xbhqOd4wSlU
https://www.google.it/search?q=macellazione+cavalli&ie=utf-8&oe=utf-8&gws_rd=cr&ei=VcDFVeexDsKvswH62YaIBg (le raccomando il video dell’associazione Essere Animali)
I documentari e i filmati di youtube non sono film di Walt Disney e ben venga che ci sia chi li guarda perché non sono tutti fortunati come me e lei ad avere visto i cavalli (e altri animali di un’azienda agricola) da vicino. Riguardo Walt Disney, con me sfonda una porta aperta perché io sono un’antidisneyana convinta. Da quando Disney ha “sposato” McDonald’s, lo sono ancora di più. Due mostri del business che fanno il lavaggio del cervello al pubblico a partire dalla nascita: uno con la presunta cultura della mente, l’altro con le nefandezze che ci propone nel piatto.
Paola Re
La mia conoscenza non è “da tastiera” ma se mai è ANCHE “da tastiera”, quindi, forse la mia conoscenza ha un plus valore rispetto alla sua. Abbia il buon gusto di riconoscere i suoi limiti e di commentare sulla base dei fatti oggettivi, non sulle sue esperienze di vita che non arricchiscono il dibattito. La invito, come già fatto, a esprimersi sulle varie forme di sfruttamento del cavallo che le ho già elencato. Se è vero, secondo lei, che “de più se studia manco se impara”, eliminiamo la scienza veterinaria, la zoologia, l’etologia… Che cosa ci stanno a fare questi professionisti che studiano l’anatomia, la fisiologia, il comportamento animale? Riflessioni come la sua non aiutano certo il cavallo che lei dichiara di amare tanto.
Paola Re
diversamente da come la pensa lei perché per lei essere maniscalco è un mestiere, quindi una fonte di reddito. Quando attorno agli animali ruota il reddito, valuto con circospezione l'amore che viene sbandierato.
Paola Re
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