Parole dirette e silenzi storti
Giovedi 5 Aprile 2012 alle 23:17 | 0 commenti
«La disastrosa prova dell'amministrazione uscente imponeva una reazione civile per non far precipitare il nostro paese nella confusione e nell'avvilimento... ho deciso di raccogliere la domanda che molti cittadini mi hanno rivolto nei mesi scorsi stanchi di beghe e conflitti e desiderosi solo di essere governati... I problemi e le dei cittadini non possono aspettare e non possono essere sacrificati alle diatribe di nessuno». È questo uno dei passaggi fondamentali del manifesto elettorale di Enrico Storti, il candidato a sindaco di Villaverla per una civica di area centrosinistra. Ora Villaverla non è un comune qualsiasi.
È un comune simbolo nel quale è esplosa con veemenza una delle contraddizioni chiave della politica contemporanea. Quella tra le esigenze diffuse del territorio e quelle dei potentati economici che hanno altri fini. Nel comune dell'alto Vicentino la contraddizione si chiama Pedemontana. La precedente amministrazione è caduta perché l'ex sindaco Egidio Bicego (pidiellino anomalo), da solo, si è messo contro l'establishment del suo partito che la Pedemontana la vuole a tutti costi nonostante la coltellata che l'opera procurerà a Villaverla. Ebbene che nel programma non ci sia nemmeno un cenno alla superstrada più contestata della regione la dice lunga sullo spirito con cui certi aspiranti amministratori si preparano alla contesa elettorale. Il manovratore non va disturbato: ai valvassini ossi e nervetti, ai servi della gleba le briciole. Parole dirette poche, silenzi storti molti.
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