Parlare? A Vicenza è vietato
Venerdi 18 Maggio 2012 alle 16:10 | 0 commenti
Per carità sarà un caso, ma il secondo convegno pubblico in pochi giorni che a Vicenza deve cambiare sede non è di certo un bel segno per la libera circolazione delle idee in questa città segnata dai silenzi e che rischia di rimanere fuori dal mondo non solo perché ha perso l'embrione dell'aeroporto e perché è dimenticata anche dai treni che contano (e corrono), ma anche perché si scopre ipocrita e provinciale come non mai (foto Flickr di magaripotessi).
Se il primo ad essere sfrattato è stato il Forum sulla sicurezza internazionale che ha visto chiudersi all'improvviso le porte della Curia per veti pilotati dagli ambienti che si dicono contro il Dal Molin, salvo accettare in cambio, e in comodato provvisorio, un eccesso di parco, la nemesi ha voluto che ora a subire il niet sia stato il convegno del Pd presentato dalla "democratica" Alessandra Moretti e in cui tra i relatori c'è il "purchemivotinovanbenetutti" Achille Variati. Se in un caso molto hanno potuto le pentole della benedetta (a Palazzo) Bottene, questa volta si auto compiacciono i "quattro dell'Ave Maria" del fu Pdl per una loro interrogazione così efficace da aver prodotto il cambio di sede dalla Bertoliana ai Chiostri di S. Corona ex ante, cioè prima ancora che fosse resa pubblica ...
Se, dopo i fumogeni delle motivazioni delle "porte chiuse" al confronto, qualcuno ancora si lamenterà col nostro Milioni quando parla di nubi e nebbie a Vicenza per misfatti ben più omertosi, sarà la volta che mi incazzerò sul serio e gli revocherò l'autorizzazione a scrivere ... troppo poco.
P.S. Potremmo sorridere della questione solo se Ubaldo Alifuoco, uno degli organizzatori con Giulianati del Forum, ammettesse che stavolta è stato lui a "spentolare" ...
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