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Parco della Pace, Raffaele Colombara: la coalizione per Rucco sindaco propone di fatto una colata di cemento

Di Note ufficiali Martedi 8 Maggio 2018 alle 18:09 | 0 commenti

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Sembrava si risolvesse tutto in un pista di atterraggio in erba, scrive, nella nota sulle proposte del centro destra sul Parco della Pace che pubblichiamo, Raffaele Colombara della lista "Quartieri al Centro", che sostiene Otello Dalla Rosa candidato sindaco di Vicenza. Ma con l'articolata elencazione delle funzioni che calerebbero sull'area verde del Parco della Pace (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, CRI), plasticamente si vedono sorgere le cubature. Stime prudenziali dicono almeno 70.000 metri cubi per la caserma dei Vigili del Fuoco, almeno 30.000 per la Croce Rossa, almeno altri 50.000 per la Protezione Civile ... una colata di cemento! Da sommarsi alle questioni viabilistiche connesse.

Ritengo invece che altra sia oggi la strada da percorrere: non con il consumo di verde che in questo caso andrebbe fatto, ma attraverso il riutilizzo e la trasformazione di alcune delle tante aree dismesse della città, in zone industriale o periferiche, quelle, sì, da recuperare dal rischio degrado.

E poi, diciamo tutta la verità: il Parco della Pace è un'opera gia completamente finanziata per la sua realizzazione; la gestione è già pagata per i primi due anni, senza aggravio per i cittadini, con finanziamento peraltro vincolato: il voler mettere in discussione il progetto, e conseguente finanziamento, questo, sì, renderebbe insostenibile la gestione di quell'area, mettendola davvero a rischio di divenire area degradata e ingestibile.

Qualcuno ha definito il progetto del Parco della Pace utopistico e demagogico: ritengo demagogico e utopistico invece utilizzare temi delicati come quelli del destino urbanistico di funzioni essenziali come CRI, Protezione Civile, Vigili del Fuoco con un'ottica vecchia, che non rispetta l'ambiente, non pensa al futuro dei vicentini, ma pensa ancora che lo sviluppo della città si risolva solo col cemento.

Con i non banali riverberi in Corte dei Conti per i danni che la revoca dell'appalto in essere genererebbero sul Comune.
E chi li tira fuori quei soldi?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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