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Parco della Pace, presentato il progetto. Achille Variati: stiamo immaginando la città del futuro

Di Sara Todisco Lunedi 10 Ottobre 2016 alle 13:31 | 0 commenti

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E' stato presentato oggi in conferenza stampa il progetto per il Parco della Pace, che necessita di consultazioni e approvazioni da parte della giunta le quali verranno effettuate entro il 30 novembre. Presenti il Sindaco Achille Variati, l'assessore alla Progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e alcuni architetti progettisti del gruppo Pan Associati di Milano che l'assessore definisce "una grande squadra, con riconoscimenti europei che ha lavorato mantenendo la semplicità della natura ed evidenziandone la bellezza".

Ad illustrare tecnicamente il progetto è il capogruppo del progetto Benedetto Selleri definendo Parco della Pace per come sarà uno dei più grandi parchi dell'Italia e tra pochi in Europa che vuole investire nel verde. "E' un investimento nel futuro. Avere del verde in una città, che è sinonimo di stress e lavoro, è come avere un rifugio pubblico. Perché tale sarà il parco: pubblico".
Si tratta di 650 mila metri quadrati, 65 ettari di parco; da sud a nord 1,8 km e 500 metri da est a ovest. Un parco il cui pregio, dichiara il progettista "è sicuramente la presenza dell'acqua, per lo più trasparente che noi vogliamo sfruttare". Lavoreremo con piccoli movimenti per dare rilievo all'acqua, quella che pare essere la protagonista del parco, anche a detta del sindaco. Saranno effettuati quindi interventi sulla morfologia andando a creare paesaggi, ecosistemi e micro habitat diversi grazie appunto al "dono dell'acqua". Vi saranno aree di maggior silenzio, altre dedite allo sport e alle attività ludiche. In particolare vi saranno 7,9 km di canali, 70 mila mq di zone umide, 4800 piante forestali, 1540 alberi sviluppati e 239 mq di spazi aperti per le attività. Ancora 5100 metri lineari di percorsi ciclopedonali e 220 posti auto in un parcheggio non asfaltato ma che ancora una volta lascia spazio al verde con una sorta di terreno rinforzato. "Sarà un paesaggio olandese nella città italiana di Vicenza".
Con un costo di 6.800.000 euro il sindaco Achille Variati lo definisce un progetto "molto interessante per l'amministrazione" che valuterà entro il 30 novembre la proposta dei progettisti valutando anche le spese aggiuntive quali la deviazione delle acque scure che non potranno essere scaricate lì perché la legge non lo consente più e la manutenzione che a detta del sindaco "dovrà essere dai costi ridotti e compensata dalle attività -come concertistica e chioschi- che si svolgeranno all'interno del parco ad ingresso gratuito". Nel progetto e nel costo complessivo sono comunque già inseriti due anni di manutenzione poiché nell'attesa che inizino le attività del parco, ci sia continuità e ordine nel nuovo parco. "Un parco che sarà momento di comunità per i cittadini, ma anche un'attrattiva per i turisti che dopo aver visitato il gioiello rinascimentale quale è Vicenza, vadano fare una passeggiata al Parco della Pace. E' una scommessa anche per l'Area Vasta. Un grande progetto che presenteremo anche all'Unesco".
La realizzazione si concluderà in linea di massima in un anno e mezzo, salvo anticipazioni dei tempi da parte dell'amministrazione, quindi alla fine del 2017, anche se alcune aree potranno essere aperte anche prima del taglio del nastro. Un progetto che l'amministrazione si augura acquisti fondi ulteriori (magari per un secondo ingresso, ulteriore all'unico attuale progettato e situato a metà di viale S.Antonino) con il bando delle periferie, a cui Vicenza sta partecipando.
Orgoglioso del progetto, che a detta dei progettisti e dell'assessore Dalla Pozza investe in maniera molto originale sul verde in città, Variati conclude: "Abbiamo immaginato la città del futuro, ed è così che voglio lasciarla al mio successore".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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