Parco della Pace polmone verde. Lottizzato!
Venerdi 30 Dicembre 2011 alle 22:27 | 1 commenti
Guido Zentile, responsabile provinciale Politiche ambientali e del territorio PRC-FdS Vicenza - Siamo lieti che finalmente il lato Est dell'ex aeroporto è stato concesso per 50 anni a Vicenza, anche se speravamo che fosse restituito completamente alla città e non per concessione. Ora si tratta di far vivere il "Parco della Pace". Sembra che questo possa avvenire in primavera e questo non può che rallegrarci. Ma non ci fa altrettanto piacere apprendere che l'Assessore Dalla Pozza e l'Amministrazione vicentina, ha già messo in nota di valutazione, dieci progetti che spaccia come modello partecipativo. Non dovevano essere i cittadini a progettare il parco?
Lo scorso settembre in occasione della visita, tour del parco, di Variati, egli ha sottoscritto un documento con i cittadini, in cui si impegnava per una progettazione partecipata dal basso così come suggerito tra l'altro dal suo amico paesaggista Kipar.
Il "Parco della Pace", non può essere progettato da esperti come se fosse una qualsiasi opera, ma essi possono co-partecipare alla realizzazione, con tutti i cittadini. Cittadini che devono essere messi nelle condizioni di partecipare, progettare e costruire il loro luogo di socialità così come se fosse la loro casa, dando il giusto significato di quel bene comune.
Urbanistica partecipata non significa valutare dieci progetti, prenderne atto alla presentazione e fare delle contro-osservazioni, bensì significa progettare insieme un qualcosa. La cittadinanza si esprime in prima persona su una sua idea, su cosa e come far nascere un luogo.
La sortita in avanti di Dalla Pozza, ha sapore di bruciato, di voler amministrare il parco senza i cittadini, come se fosse un qualsiasi giardino urbano.
Dalla Pozza fa una fuga in avanti anche sulla gestione del parco a società che ne faranno i lavori.
Il "Parco della Pace" non può essere lottizzato con società in cambio delle opere da farsi. Quel parco deve essere usufruito da tutti i cittadini nella sua interezza e in comunità ; e non lottizzato e gestito a pezzi da società che non rispettano il principio per cui è stato voluto e non permetterebbero la piena e libera fruibilità delle persone.
Si chiede all'Assessore e all'Amministrazione Comunale di fare un passo in dietro e lasciare il compito della gestione e progettazione ai cittadini, a chi ha voluto e tiene al Parco della Pace.
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desidero tranquillizzare il Signor Zentile. Nessuno, in particolare il sottoscritto, ha mai parlato di "progetti", quanto piuttosto di "proposte".
Proposte di semplici cittadini, proposte di associazioni (del volontariato, dello sport, del sociale), proposte (alcune, e per il momento solo molto generiche) di privati.
Non c'è alcuna "lottizzazione" in atto, nè ci sono progetti da approvare a scatola chiusa. Tutt'altro. Queste proposte sono state inoltrate in autonomia da chi le ha elaborate, senza promesse di accoglimento da parte dell'Amministrazione, e tutte - assieme a quelle che arriveranno via via che il processo partecipativo con la città avanzerà - verranno discusse dai cittadini, che sceglieranno, come detto dal Signor Zentile, come costruire il loro luogo di socialità.
Per quanto attiene alla gestione, invece, sarà possibile - grazie all'istituto dell'affidamento di servizi, inserito all'interno dell'atto di concessione del compendio - affidare la manutenzione (eh sì, perchè anche al parco nell'ex Dal Molin l'erba andrà tagliata, i bagni puliti, le lampadine bruciate sostituite, ...) a chi gestirà alcune attività nel parco, ovviamente potendone ricavare o meno un utile (potrebbe essere un bar, come un orto urbano).
Tutto qui, senza interpretazioni fuorvianti delle mie parole o del mio pensiero, che servono solo ad alimentare polemiche, dalle quali ho cercato e cerco di tenermi distante.
Non sono necessari perciò passi indietro da parte mia o dell'Amministrazione, ma solo passi in avanti per riuscire ad utilizzare - quanto prima - questa meravigliosa area verde, immaginandone gli usi, soprattutto quelli futuri per l'intera città.
Invito perciò anche il Signor Zentile a iniziare a pensare in che modo l'area potrebbe essere utilizzata, tenendo in equilibrio il desiderio di fruibilità con la realtà dei costi di gestione (che non possono ovviamente gravare sui bilanci comunali).
Quando vorrà, comunque, resterò sempre disponibile ad un incontro col Signor Zentile per un confronto sul tema.
Cordiali saluti
Antonio Marco Dalla Pozza
Assessore all'Ambiente del Comune di Vicenza