Quotidiano | Categorie: Politica

Parco della Pace, è polemica tra PdAC e Rifondazione

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 9 Maggio 2013 alle 22:53 | 2 commenti

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Raffaello Giampiccolo, Candidato Sindaco Partito di Alternativa Comunista (Lit-Ci)  -  Il candidato sindaco di Rifondazione Comunista prima ci esprime la solidarietà e poi, evidentemente "bacchettato" da qualcuno, ci attacca sulla nostra posizione sul parco della Pace, che noi continuiamo a ritenere una sorta di inaccettabile compensazione alla costruzione della base militare, ottenuta in cambio della pacificazione della città.

In ogni caso, noi non ci meravigliamo di queste non nuove piroette di Rifondazione. A Vicenza questo partito è lo specchio di quello che è stato a livello nazionale: negli anni di Genova e dei movimenti contro la guerra, il "pacifismo" dei dirigenti di Rifondazione era finalizzato ad avere un capitale di voti da spendere per entrare nel secondo governo Prodi e, quando questo avvenne, il gruppo dirigente fu premiato con varie poltrone (come il ministro Paolo Ferrero). Ricordiamolo, sono stati fedeli alleati di quel Governo al momento del voto e hanno appoggiato la finanziaria di guerra del governo Prodi con il rifinanziamento della guerra in Afghanistan. Inoltre hanno votato i 12 punti che prevedevano l'obbedienza a Nato e Ue, la «rapida attuazione» di (inutili) "grandi opere" mangia denaro come «i corridoi europei (compresa la Torino-Lione, cioè il Tav)», la prosecuzione delle liberalizzazioni dei servizi pubblici e delle professioni, la «riduzione significativa della spesa pubblica», pensioni comprese. Una battaglia contro la guerra deve avere una certa coerenza, quella di Rifondazione, rimane sempre con molti "se" e molti "ma".
Per quanto riguarda il terreno affianco al Del Din giace lì abbandonato, gli effetti ambientali della costruzione della base sulla falda acquifera si notano su quella che oggi possiamo definire ironicamente "palude della pace". Certamente è un terreno che va trasformato in parco ma va ricordato che affianco è situato un imponente avamposto militare statunitense, il che rende bizzarro nominare quel prato "parco della pace". Non è la prima volta che viene utilizzato il termine "pace" per perpetrare ingiustizie enormi e per giustificare massacri e devastazioni.


Commenti

irene
Inviato Venerdi 10 Maggio 2013 alle 08:17

Non è questione di piroette, ma di chiarezza. La nostra solidarietà per i fatti di sabato 4 maggio rimane, ma essere solidali perché siete stati cacciati dal corteo, non significa condividere il vostro pensiero. Rifondazione Comunista è composta da molte anime e tra queste anche da presidianti o provenienti da quel gruppo. Non è un segreto che Rui, Zentile, Dal Pone, Cestaro, Zarantonello e altri, siano parte di quel variegato mondo e sono sempre stati antiimperialisti e contro la militarizzazione del territorio, contro quindi il Dal Molin e tutto ciò che ci sta attorno a questa brutta vicenda. E questo non per opportunismo, non per questione di voti, ma perché ci crediamo veramente. Crederci significa anche trovare il modo di unire il movimento e non dividerlo, per arrivare a vincere una lotta, come fecero i nostri nonni sulle nostre montagne contro l'invasore e il fascismo.
Qui nessuno è stato bacchettato, siete solo voi che bacchettate tutti e siete contro tutto ciò che non la pensa alla vostra maniera. A questo punto viene da pensare che siete voi che disunite la sinistra, quella vera, e il movimento. Essere anti capitalisti, significa anche vivere tra la gente e unire gli sforzi per raggiungere l'obbiettivo. Non basta gridare, bisogna anche fare.
Per quanto riguarda il passato, penso non ci sia nulla da aggiungere alle vostre illazioni, fanno parte del vostro stile di attaccare Rifondazione da quando ne siete usciti. Tentare di unire la sinistra di allora, non ci sembrava una cattiva idea, anche perché l'alternativa era di consegnare l'Italia a Berlusconi, ciò che qualcuno ha fatto poi.
Giovanni
Inviato Venerdi 10 Maggio 2013 alle 13:48

Il Parco della pace era la bandiera di BVariati epr farsi eleggere ed è stato eletto da colro che oggi forse si accorgono che la promessa non è stata mantenuta . Quindi Fallimento e quindi Variati a casa...a riposare non sugli allori, ma sulle illusioni di fare quello che non è capace di fare e lo ha dimostrato non solo con il Parco, ma con tante di quelle promesse mai mantenute che nessun politico della I repubblica era così capace.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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