Paolo Mazzuoccolo: lascio la Lega, Rigon la gestisce da democristiano e da amico di Filippi
Sabato 7 Aprile 2012 alle 00:28 | 3 commenti
«Dopo anni di lotta, di gazebi sotto la pioggia ai tempi di Via Pasini, di insulti da parte di molta gente, mi sono venute a mancare la fiducia non negli ideali della lega Nord, ma nelle persone che oggi ne fanno parte ai vertici», è questa la motivazione del clamoroso addio al Carroccio vicentino del quarantenne consigliere comunale Paolo Mazzuoccolo, che ci rilascia la sua intervista, in video (clicca qui) e con dichiarazioni successive, evidentemente amareggiato di fronte al locale, zeppo di giovani, che gestisce, il Wengè.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo alcune divergenze di vedute con la segreteria cittadina, è stato il richiamo ricevuto per aver espresso le sue obiezioni a Carlo Rigon, "accusato" all'interno del partito di essere un "democristiano": «Il 9 Febbraio 2012 con una raccomandata la segretaria provinciale Maria Rita Busetti mi richiamava ufficialmente a seguire le linee del partito: dopo che io avevo apostrofato, all'interno del partito, come democristiano il segretario cittadino Rigon, si sono inventati che non seguo le direttive del partiti. Mi sono sentito umiliato, ho aspettato un pò per non agire di impulso anche perché in lega "qualcuno" mi ha chiesto di aspettare. Ora esco e la segreteria si assuma la responsabilità della perdita di un consigliere comunale». E' determinato ma sereno Mazzuoccolo nella sua "denuncia" di disagio: «Carlo Rigon è un uomo di Filippi e la sua elezione, nata a tavolino e figlia di un incomprensibile appoggio di Manuela Dal Lago, non mi rappresenta e non rappresenta per nulla gli ideali della Lega Nord. Di peggio la Lega non poteva avere, politicamente ovviamente, perché il rispetto per Carlo Rigon persona è totale». A questo punto Mazzuoccolo rivendica anche le paternità della più consistente azione di opposizione del gruppo del Carroccio: «Quando ho promosso il filibustering sul piano casa mi ci sono volute due ore per convincerlo. Quando Sergio Berlato ci bacchettava quali inciucisti con Variati, il segretario cittadino mi diceva : "non attaccare il PDL perchè dobbiamo fare l'accordo per le elezioni...". Quando io e Borò lo abbiamo attaccato per l'appoggio di Sabrina Bastianello a Sala per la presidenza della Quinta commissione sempre Rigon voleva una conferenza stampa comune nella quale dichiarassimo che non era successo nulla e che andava tutto bene. Le uniche parole che mi sono venute spontanee per documentare il mio dissenso sono state le parole oggetto del richiamo: "democristiano". Non come offesa ovviamente, ma come modo di vivere la politica, lontano dai valori della Lega Nord». Non può mancare a questo punto una forte dissociazione di Paolo Mazzuoccolo dai fatti e dai misfatti che hanno coinvolto i vertici federali della Lega causando le dimissioni di Umberto Bossi: «Le ultime vicende nazionali mi vedono completamente dissociato e non trovo giusto rappresentare con la mia faccia un partito che alla luce dei fatti tra nepotismo e denari facili è divenuto peggiore di quei partiti dai quali abbiamo sempre perso le distanze. Sono disgustato! Faccio, comunque, gli auguri alla signora Dal Lago e al signor Stefani, poi per ciò che riguarda la mia città non è cambiato proprio nulla: comandavano prima e comandano adesso, ma purtroppo certificano un distacco ancora maggiore dei vertici leghisti dai problemi di Vicenza». E' ovvio chiedersi e chiedergli quale strada seguirà ora che ha lasciato la Lega Nord: «Ad oggi non ho parlato con nessuno anche perché ho un anno di tempo per fare le mie valutazioni. Vogliono tutti salire sul carro del vincitore, ma siete cosi sicuri che vincerà "Lui" tra un anno? Variati commissiona sondaggi campione su 1000 cittadini, ma io miei sondaggi li faccio tra la gente. Variati ha un estremo bisogno di vincere le prossime elezioni, perchè di fatto punta nel 2015 alle regionali, ma io ho la sensazione che si deciderà tutto per pochi voti. I fatti testimoniano il declino dei partiti a vantaggio di progetti civici che meglio colgono le reali esigenze del territorio e dei cittadini. Se ce ne sarà la possibilità , farò parte di un progetto civico in totale antitesi a quello di Variati, mentre a livello regionale sono e resto un federalista indipendentista, anche perché l'Italia per come è strutturata oggi non mi interessa». Rabbia e amarezza sono i sentimenti che traspaiono dal lungo colloquio col giovane ma non certo sprovveduto Paolo Mazzuoccolo, che dopo aver orgogliosamente rivendicato di fare politica per la gente, perché la sua attività , in mezzo a un popolo di giovani, gli «consente di non dovere dipendere da un qualunque seggio nè da quello che decide per loro un totalitarista come Variati», chiude con un saluto: «Mi piacerebbe salutare i veri leghisti, ma cosi facendo li danneggerei quindi lo farò a voce. E a testa alta. Io!»
NON HO INSULTATO ne Rigon ne Filippi , non sento Stefani da Aprile 2011 quando mi ha commissionato il sito internet. Ho solo detto che Rigon lo ha messo li Filippi. Se questa è una offesa non capisco. Si mi hanno cacciato da Forza Italia e... ME NE VANTO! Forse hai ragione non conoscevo la Lega poi ho incontrato persone fantastiche, ed altre meno ed è per questo che ho deciso di collaborare per tanti anni.
Purtroppo per tutti Io non ho bisogno di PADRONI e questo in Lega non va bene. Come al solito la domanda non è cosa pensi , ma DE CHI SITO? Ed io non sono di nessuno .
Poi ho citato Filippi ma mica per dire che è uno scemo ... La sua vicenda in Lega nord mi ha amareggiato e a suo tempo glielo ho testimoniato con un messaggio. Poi se volete a tutti i costi cercare cose che non esistono fate pure.
Tanto dovevo per chiarezza.
Paolo Mazzuoccolo
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