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Paola Re di Freccia 45: l' "incantevole" circo di Moira Orfei a Vicenza

Di Emma Reda Giovedi 6 Novembre 2014 alle 18:41 | 0 commenti

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Riceviamo dalla Dott.ssa Paola Re, responsabile petizioni FRECCIA 45 Associazione per la protezione e difesa animale, e pubblichiamo
Ho appreso dai mezzi di informazione che dal 30 Ottobre al 10 Novembre a Vicenza si può assistere agli spettacoli del Circo di Moira Orfei. Conosco questo celebre circo ma di tanto in tanto leggo con interesse il suo sito web per vedere come il circo “si rinnova”.

“…Ma lo spettacolo più bello è il circo che in questa edizione diventa musical, vedere che la tradizione continua con successo e si rinnova…. Gli artisti del circo sono tutti belli come i divi del cinema, i circensi di oggi, hanno un look inconsueto e determinato…” Un vero sponsor alle cure estetiche del terzo millennio… Finché si tratta di artisti umani, è ammissibile che ciascuno faccia la scelta (anche estetica) che ritiene opportuna: il problema si pone quando sono presi in causa gli animali… e in questo circo ce ne sono parecchi. Innanzitutto c’è Artù, il Re della Foresta, come si dice nelle favole: qui è il Re del tendone, della gabbia, dei traslochi da una città all’altra qui
Agli animali è dedicata una sezione qui “Sono i nostri partner, i nostri amici e sono parte integrante della nostra famiglia. Il loro benessere è la nostra massima priorità. Fin dagli esordi del nostro circo, abbiamo sempre presentato gli animali nei nostri spettacoli e lo abbiamo sempre fatto nel loro massimo rispetto. Gli animali sono e saranno sempre nostri partner privilegiati ed amati. Da noi il benessere dei nostri amici è una priorità assoluta. …ogni specie ha a disposizione un proprio parco dedicato. I cavalli dispongono ciascuno di un proprio box attrezzato nelle scuderie, i felini di un'area-gioco appositamente realizzata per permettergli libertà di movimento nel massimo comfort possibile. Gli elefanti sono lasciali liberi di muoversi entro vaste zone recintate, all'aperto e sotto tendoni. Un’equipe specifica è incaricata di sorvegliare il benessere dei nostri amici. Siamo in oltre in costante contatto con veterinari specializzati di tutta Europa, oltre ad averne uno sempre presente al circo. I nostri cavalli e ponies hanno a loro disposizione un maniscalco per occuparsi dei loro piedi e zoccoli. Ugualmente gli elefanti dispongono di un "pedicure" per la cura e il mantenimento in salute delle loro unghie. Le nostre cure. Gli animali sono sverminati tre volte all'anno e vaccinati una volta ogni anno: gli equini contro l'influenza e il tetano, i felini contro la leucosi e gli elefanti contro il tetano. Esami del sangue vengono regolarmente effettuati una volta all'anno. Ai cavalli vengono rifatti gli zoccoli ogni tre o quattro settimane, agli elefanti le unghie e le zampe curate una volta a settimana. Ai camelidi le unghie vengono ripulite due volte all'anno.” 
Si parla poi parla dell’alimentazione spiegando che vengono nutriti col miglior cibo che ogni specie necessita. E del trasporto…che pare una sorta di viaggio di piacere:  “I mezzi di trasporto per gli animali sono forniti di pratiche suddivisioni e dotati di abbeveratoi. Per poter meglio gestire il loro equilibrio nei trailer, ed evitare loro infortuni, durante il viaggio gli animali non sono legati.  Essi ricevono cibo e bevande prima di partire, a metà del viaggio (per i lunghi tragitti) e al loro arrivo.”  E infine dell'aspettativa di vita: “L'insieme delle cure prodigate ai nostri animali al circo dà loro una speranza di vita maggiore di quella che avrebbero in natura. Ad esempio, una tigre o un leone selvaggi, vivono circa una decina d'anni. Al circo la durata della loro vita può facilmente raggiungere i 20 anni. I cavalli da corsa vivono mediamente 6 anni. Al circo l'età media è di 22 e in alcuni casi può superare anche i 30.”  Davvero miracoloso questo circo che allunga la vita…
Non manca l’elenco delle azioni benefiche del circo a sostegno dell’Associazione Baby&Nepal fondata da S.A.S Stephanie de Monaco, dell’organizzazione per l’infanzia Ronald McDonald, dell’Associazione Amici del Rene di Vicenza AARVI Onlus, e poi la campagna per la prevenzione nell’abuso dell’alcol negli adolescenti Associazione Alfaomega Onlus. Un circo solidale….
Ma la miglior promozione di questo circo arriva da un’eminente personalità ecclesiastica, Lorenzo Verrando, incaricato diocesano per la Pastorale Circhi e Luna Park. clicca qui “Personalmente sono rimasto affascinato e allo stesso tempo commosso e stupito al vedere l’armonia che c’è nell’esibizione degli artisti che ogni volta si mettono in gioco. Gli animali che dialogano con l’uomo, il loro addestratore e amico, con il loro “linguaggio” fatto di segni del corpo e  stabiliscono con lui un patto di amicizia e di fiducia giocando con lui. Per questo ho capito che IL CIRCO PARLA DI DIO”. Certo che il circo parla di Dio… chi crede in Dio sa che una delle sue prerogative è di essere ovunque, anche nel male, e la speculazione filosofica che cerca di giustificare la presenza di Dio anche nel male esiste da millenni. Sono lieta che anche Lorenzo Verrando abbia dato il suo contributo, da interpretare all’occorrenza.
Pur essendo il circo uno spettacolo tutelato dalla legge nazionale, autorevoli interventi ministeriali e proposte di legge giacenti in Parlamento esprimono contrarietà alla detenzione di animali nelle strutture circensi, sottolineando che il circo con animali non è educativo poiché trasmette al pubblico un messaggio di sfruttamento e di violenza nei confronti degli animali.
Con tutta la buona fede che si possa nutrire nell’operato del Circo di Moira Orfei relativamente al “benessere” degli animali, intendendo per “benessere” il rispetto della normativa vigente in ogni trattamento che si riserva agli animali, sarebbe davvero stolto non prendere in considerazione l’aspetto morale della questione perché non tutto ciò che è legale è moralmente accettabile.
Al circo, gli animali perdono la loro dignità, costretti a esibirsi in numeri innaturali, a sottoporsi a tecniche di addestramento che prevedono percosse, privazioni di cibo e vari tipi di violenze fino a piegarsi al volere del domatore. I circensi trovano che ciò sia naturale e normale, negano i maltrattamenti e le prevaricazioni nei confronti degli animali, ma chi ha un briciolo di sensibilità e di curiosità nell’informarsi, sa bene che dietro quella facciata di lustrini e divertimento c’è una realtà drammatica. E’ di gran moda l’addestramento “in dolcezza”, orgogliosamente praticato da chi vuole ridare lustro allo spettacolo circense con animali che un po’ di quel lustro lo sta perdendo. Bisogna riflettere su cosa significhi addestrare in dolcezza quegli splendidi felini a cui viene negata la libertà.  Credo che i migliori sostenitori della schiavitù siano proprio coloro che trattano bene gli schiavi: mangiare, bere, dormire, muoversi (ma non troppo), sottoporsi a trattamenti sanitari… senza mai perdere di vista il lavoro! Per tutta la vita così, senza mai conoscere la libertà.
Sono sempre più numerose e pressanti le richieste, i presidii, le proteste di chi ha capito che cosa si nasconde dietro il “divertimento” del circo con animali. La sensibilità dei cittadini nei confronti degli animali è in crescita e gli stessi cittadini pretendono pari sensibilità da parte delle istituzioni.
Sempre più Paesi aboliscono o legiferano duramente l’uso degli animali al circo, valorizzando il talento e la maestria di giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti, musici: questa è la direzione da seguire, l'unica civile.
Ho letto sul sito web del Comune di Vicenza clicca qui la notizia dell’arrivo di “Clown in libertà” e “Nuova Barberia Carloni”al Teatro Astra di Vicenza per inaugurare la nuova stagione di “Famiglie a teatro”. Lo spettacolo “Tête à tête” è un gioco comico con i linguaggi del teatro gestuale e del nouveau cirque, una storia che fa uso delle tecniche circensi e del linguaggio della clownerie che hanno già catturato l’interesse di grandi e piccini. Questo è il valore culturale del circo.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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