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Pane al "carbone vegetale", panificatori vicentini: una moda... fuori norma

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Dicembre 2015 alle 16:31 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza
Il pane “al carbone vegetale” è diventato quasi una moda, facendo la sua recente comparsa, con il suo aspetto “nerissimo”, anche nelle botteghe di alcuni fornai della nostra provincia. Questo perché il carbone vegetale è considerato uno tra gli integratori più usati per le sue capacità curative, che lo rendono un rimedio naturale per alleviare alcuni disturbi della digestione.

A seguito della comparsa di tale prodotto, la categoria dei Panificatori Confartigianato ha ritenuto opportuno svolgere degli approfondimenti tecnico-giuridici in materia, al fine di dare indicazioni più precise agli operatori e ai clienti sulla utilizzazione di questo particolare ingrediente.

Dalla ricerca è emerso che il carbone vegetale, essendo sostanza organica naturale e non rilasciando pertanto sostanze di natura tossicologica, è stato ritenuto sicuro dal Ministero della Salute, che lo ha ammesso come integratore alimentare.

Però la normativa europea sugli additivi, aromi ed enzimi, ritiene il carbone vegetale un colorante, e ne disciplina l’utilizzo ammettendolo soltanto in alcuni generi alimentari. Per i prodotti da forno la normativa quindi prevede che in tutti i vari tipi di pane, sia per forma (panino, pagnotta, rosetta, michetta, filone, eccetera) che per varietà di ingredienti aggiunti (pane all’olio, pane al latte, pane al sesamo…), il carbone vegetale non possa essere utilizzato. È ammesso invece per tutti gli altri prodotti definiti “prodotti da forno fini” (ad esempio grissini, cracker, taralli, friselle …) a condizione però che vi sia una necessità tecnologica per il suo impiego e con un utilizzo proporzionato al raggiungimento della finalità di colorante naturale.

“La novità ha suscitato la curiosità di molti - commenta il presidente dei Panificatori Confartigianato vicentini, Ruggero Garlani - e chi ha provato questi prodotti dice siano buoni. Difficile capire se l’acquisto sia dettato dal fatto che il carbone vegetale fa bene, o perché è la moda del momento. Non si tratta comunque di un prodotto nocivo, essendo permesso dal Ministero della Salute”.

Leggi tutti gli articoli su: Confartigianato, pane, Ruggero Garlani, carbone vegetale

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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