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Palazzo Trissino dei misteri: i documenti negati ai consiglieri. Ed è già pronto un esposto in Procura

Di Pietro Rossi Giovedi 30 Luglio 2015 alle 19:35 | 0 commenti

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La direttiva Comunale n° 5 del 2015, a firma del Segretario Generale Dott. Antonio Caporrino, parla chiaro: i Consiglieri Comunali possono avere accesso a tutti i documenti dell'amministrazione, anche quelli non pubblicati, e questi devono essere consegnati immediatamente. Eppure, tra ritardi di consegna o atti mai consegnati, regna un certo malumore tra chi siede in Sala Bernarda. Tanto che sta già partendo un esposto in Procura.

 

Iniziamo citando pari pari il testo della direttiva: "Per quanto riguarda l'accesso agli atti da parte dei consiglieri comunali, ricordo che ai sensi del vigente regolamento per l'esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi essi, per l'effettivo esercizio delle loro funzioni, esercitano il diritto di accesso su tutti gli atti dell'amministrazione mediante presentazione di richiesta, anche verbale, che viene immediatamente evasa".
Ma succede veramente così? Per alcuni sì, anche se la parola "immediatamente" non è proprio quella esatta. "Ho chiesto l'accesso agli atti sui nomadi - commenta il consigliere Claudio Cicero della Lista Cicero... impegno a 360°
- alla fine mi sono arrivati ma non subito, ci hanno messo un po'". Anche a Sabrina Bastianello, Vice Presidente del Consiglio Comunale della Lega Nord - Liga Venet le carte richieste, sempre per quanto riguarda la situazione dei nomadi, alla fine sono pervenute "Secondo me c'è trasparenza - sottolinea - ma devo dire che i tempi sono stati lunghissimi, c'è voluto del tempo ma alla fine le ho ottenute".
Ma come funziona l'accesso agli atti della Pubblica Amministrazione? Esistono degli obblighi di pubblicazione previsti per legge, ma riguardano certe categorie di documenti "pubblici", come ad esempio le gare d'appalto. Se per una "dimenticanza" questi non dovessero andare sul sito del Comune, qualsiasi cittadino può richiederli al responsabile della trasparenza, cioè il Segretario Generale Caporrino, il quale ordina ai dirigenti di effettuare la pubblicazione.
Si chiama "accesso civico", che è diverso dal "diritto di accesso", il quale invece può essere esercitato da chi ha un "interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale e' chiesto l'accesso". Cioè a un documento non pubblicato. Ma in questo caso, se entro 30 giorni non si riceve risposta, il diritto si esaurisce.
"Richiedo gli atti e mi arrivano dopo mesi quando ne avrei diritto subito - chiosa il Consigliere M5S Daniele Ferrarin - una richiesta che ho fatto è probabilmente sepolta da qualche parte da più di un anno, nonostante le mie ripetute richieste".
Il discorso è infatti diverso per i consiglieri, i quali, appunto, hanno un accesso diretto ai documenti anche solo chiedendo a voce. L'unico obbligo che hanno è quello di non divulgarli nei casi specificamente determinati dalla legge. Solo in via eccezionale questo accesso agli atti può essere ritardato, ma in quel caso il responsabile del procedimento concorda con gli interessati tempi e modalità per l'esame dei documenti.
"Non succede niente di tutto questo - chiosa il consigliere Francesco Rucco di Idea Vicenza - ho chiesto ripetutamente l'accesso agli atti per la questione nomadi e per i conti Aim, ma niente da fare, un continuo rimando, è da maggio che ci sto sotto". Rucco denuncia un rimpallo tra i dirigenti dei servizi sociali e il Direttore Generale Bortoli per quanto riguarda i documenti relativi ai nomadi e un continuo andirivieni tra San Biagio e il Presidente del Consiglio Comunale Federico Formisano sulla questione Aim. "Sono due fortini, per Aim mi rimandano a Formisano, dal quale non ho ancora avuto risposta", conclude il Consigliere, il quale ha già pronto un "regalino" feriale. "Ho detto che se non avevo risposte entro agosto sarei andato in Procura - conclude - e infatti sto scrivendo un esposto al prefetto per vedere di sbloccare questa situazione assurda di misteri di palazzo".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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