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Palazzo Chiericati, restauro Ala Ottocentesca cofinanziato da Fondazione Cariverona

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 15:50 | 1 commenti

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Il Comune di Vicenza annuncia che a meno di un mese dalla riapertura dell’Ala Novecentesca di Palazzo Chiericati, i cui lavori sono stati finanziati da Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona e dal fondo europeo (Por) erogato tramite la Regione Veneto, Fondazione Cariverona conferma il suo sostegno per il proseguimento dei restauri di Palazzo Chiericati. La Fondazione sosterrà infatti l’esecuzione del primo stralcio di lavori dell'Ala Ottocentesca con 750 mila euro, che andranno a sommarsi ai 500 mila euro già stanziati dal Comune, per un importo complessivo 1 milione 250 mila euro.

Questa mattina ne hanno dato notizia direttamente a Palazzo Chiericati il sindaco Achille Variati e il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, accompagnati dal referente scientifico dei Civici Musei di Vicenza Giovanni Carlo Federico Villa. Erano presenti anche l’architetto Emilio Alberti e il professor Mauro Zocchetta, autori del progetto architettonico e di allestimento.

“Ho voluto essere personalmente presente oggi a questo annuncio – ha detto il sindaco Achille Variati – per ringraziare ufficialmente Fondazione Cariverona e per sottolineare nel contempo come per l'amministrazione comunale il nuovo Palazzo Chiericati rappresenti un'assoluta priorità. Questo museo si avvia a diventare un luogo straordinario all'interno di un crogiolo di presenze architettoniche unico al mondo. Se Vicenza avrà il posto che si merita, e che non ha ancora, nella graduatoria delle città turistiche italiane, ciò avverrà anche perché al Chiericati completamente rinnovato e ripensato si potranno svolgere iniziative di straordinario valore culturale”.

“E' stata una scelta coraggiosa di cui ringrazio tutta l'amministrazione – ha aggiunto il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci – aver stanziato ancor prima di aver avuto la certezza di finanziamenti esterni ben 500 mila euro per avviare quest'ultima parte di restauri. E del resto questa è la strada giusta per trasformare quello che era un catalogo di collezioni, per quanto straordinarie, in un centro culturale moderno di respiro internazionale. Il nuovo Palazzo Chiericati oltre che centralità turistica e culturale diventerà il luogo della centralità civica, educativa, politica nel senso più alto del termine. Sarà uno spazio permeabile, con una piazza interna accessibile anche senza biglietto, un ambiente in cui creare eventi, presentazioni, occasioni di incontro”.

Come ha descritto il referente scientifico dei Civici Musei di Vicenza Giovanni Carlo Federico Villa, definendo l'operazione vicentina un unicum nel panorama museale italiano, i nuovi lavori per il completamento dell'allestimento e del recupero architettonico dell’intera sede museale interesseranno l’Ala Ottocentesca, che si snoda lungo corso Palladio e a specchio rispetto al corpo storico di Palazzo Chiericati. L'intervento sarà tale non solo da assicurare al museo quasi 900 metri quadrati in più di superficie espositiva – presentando le opere comprese nel periodo tra il Seicento e i primi anni Duemila e riservando nuovi spazi ai depositi – ma anche da renderlo molto più funzionale alle esigenze del pubblico contemporaneo.

Il restauro dell’Ala Ottocentesca è stato suddiviso in due stralci funzionali, con l'obiettivo di rendere immediatamente utilizzabili gli spazi al completamento di ognuna delle due fasi. Gli stralci sono stati pensati in modo costruttivamente logico, evitando sovrapposizioni e garantendo la fruibilità completa degli ambienti.

I lavori del primo stralcio, che partiranno nel 2017, prevedono la manutenzione straordinaria del coperto, il restauro e la rifunzionalizzazione del piano nobile espositivo, la realizzazione di una nuova scala alla fine del percorso di visita e la ristrutturazione e ampliamento delle barchesse.

I lavori del secondo stralcio, per un importo complessivo di 1 milione 250 mila euro ancora da finanziare, riguarderanno invece la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del piano ammezzato (parte ad uso uffici e parte ad uso espositivo), la ristrutturazione e rifunzionalizzazione del piano terra (parte ad uso uffici e parte legata all’uso museale: accoglienza, guardaroba, bagni, control room), oltre alla realizzazione del passaggio vetrato di collegamento tra l'Ala Ottocentesca e il giunto che unisce l'Ala Novecentesca e il palazzo palladiano.

La progettazione esecutiva architettonica e dell’allestimento espositivo dell’intera Ala Ottocentesca – compiuta grazie al mecenatismo della Fondazione Giuseppe Roi e realizzata dall’architetto Emilio Alberti e dal professor Mauro Zocchetta – ha visto la completa revisione del progetto distributivo redatto nel 2010 in relazione alle nuove esigenze museali e ai nuovi obiettivi dell'amministrazione. Tra l'altro, si amplierà significativamente la parte espositiva che, oltre al piano nobile, coinvolgerà anche l’ammezzato, consentendo così di esporre in modo permanente le collezioni storiche novecentesche, con i lasciti Pozza Quaretti e Alessandro Ghiotto.

Completata la complessa fase di ordinamento espositivo, in queste settimane si sta già eseguendo la progettazione esecutiva architettonica, impiantistica e strutturale che sarà terminata entro la fine di ottobre. Sarà quindi espletata la gara d’appalto con l'obiettivo di dare il via ai cantieri da gennaio 2017. Per ciascuno stralcio sono preventivati 350 giorni di lavori. Come detto, completato il primo stralcio il piano nobile sarà funzionale e accessibile. Il secondo stralcio potrà partire appena giunti i finanziamenti, sovrapponendosi tranquillamente al primo intervento.

Il piano nobile dell’Ala Ottocentesca raccoglierà le opere tra la fine del Seicento e la fine dell’Ottocento, in un’ottica di complessa integrazione tra dipinti, sculture e arti applicate: mobili, disegni, incisioni, tessuti, oggetti. In circa 450 metri quadrati è prevista l'esposizione di 251 opere che vedranno spiccare capolavori assoluti dell’arte europea quali le Quattro età dell’uomo di Van Dyck, le pale d'altare (ancòne) di Giambattista Tiepolo e Giovanni Battista Piazzetta nella sezione settecentesca e i dipinti di Giovanni Busato e Pietro Roi per l’Ottocento. Non mancheranno bozzetti e sculture di Orazio Marinali e i celebri tessuti della fabbrica Marasca di Vicenza.

Al piano ammezzato saranno esposte invece circa 70 opere tra dipinti, sculture, disegni, tutti riguardanti il Novecento, in una superficie espositiva di circa 230 metri quadrati.

Le barchesse ospiteranno infine parte dei depositi in circa 200 metri quadrati di superficie.

Al termine degli interventi Palazzo Chiericati potrà contare su 2960 metri quadrati espositivi, a cui si aggiungeranno 350 metri quadrati di depositi visitabili.


Commenti

Inviato Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 18:41

Per fortuna che ci sono enti finanziatori.
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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