Palazzina in area ex Dal Molin accoglierà 25 profughi, Variati: soluzione temporanea
Martedi 22 Settembre 2015 alle 21:17 | 0 commenti
La palazzina dell'aviostazione, ora inutilizzata, nell'area dell'ex Dal Molin, diventerà un punto di smistamento e prima accoglienza per un massimo di 25 richiedenti asilo che arriveranno in città . Il sindaco Achille Variati ha comunicato oggi la decisione, presa in collaborazione con la Prefettura di Vicenza, precisando che la concessione dell'edificio è stata data per un massimo di 90 giorni, quindi fino a fine dicembre.
 La struttura sarà gestita da una cooperativa (non se ne conosce ancora il nome) che provvederà a ripulire e sistemare i locali, portando brande e docce e tutto il necessario per offrire pasti e alloggio ai profughi che lì saranno ospitati.
"Con questa decisione dovrebbero essere evitati tutti i rischi di requisizioni di edifici, cosa che il Prefetto avrebbe il potere di fare" ha dichiarato il primo cittadino. "Si tratta di una prima sistemazione provvisoria per alcuni profughi che staranno lì a turno solo pochi giorni prima di essere smistati nelle altre strutture. E' un'area protetta e chiusa dal lato del futuro Parco della Pace. Un modo anche per sostituire la funzione fin qui esercitata dall'Hotel Adele: qui non stiamo parlando di un albergo ma di un locale molto più spartano".
Comune di Vicenza - “Nessun grande assembramento in città e in provincia, ma la disponibilità per una permanenza massima di 72 ore delle palazzine dell’ex aerostazione nell’ex aeroporto Dal Molin come centro di smistamento dei richiedenti asiloâ€.
Lo ha annunciato il sindaco Achille Variati al termine della conferenza dei servizi convocata dal prefetto Eugenio Soldà questo pomeriggio in prefettura.
“Il prefetto ha chiesto ufficialmente la disponibilità di una struttura per fronteggiare le prime ore di criticità in caso di nuovi arrivi di profughi – ha detto il sindaco -. Ho pensato a lungo alla soluzione migliore, perché non voglio che accada in città e in provincia ciò che accade nel Veneziano, nel Padovano, nel Veronese e nel Trevigiano dove centinaia di richiedenti asilo sono ammassati all’interno di un’unica area. In seguito agli approfondimenti fatti, l’area delle palazzine nell’ex aeroporto Dal Molin è risultata la soluzione migliore perché idonea dal punto di vista sanitario, facilmente controllabile e distante dalle zone più abitate. No quindi a grandi assembramenti, sì ad un’area adatta alla permanenza temporanea di un numero contenuto di richiedenti asiloâ€.
“L’alternativa sarebbe stata la requisizione da parte della prefettura di edifici pubblici o di interi condomini come è avvenuto da altre parti in regione con problemi di degrado e ordine pubblico – conclude il sindaco -. Così ho preferito suggerire l’area dell’ex Dal Molin per cui tutti i partecipanti alla conferenza dei servizi hanno espresso parere favorevole. La disponibilità è fino al 31 dicembre prossimo per un massimo di 25 posti per una permanenza non superiore alle 72 ore entro le quali i richiedenti asilo saranno trasferiti in altre strutture sul territorio attraverso l’accoglienza per piccoli gruppi. Non ci saranno spese a carico del Comune: lavori di sistemazione, pulizie, utenze e altri costi saranno completamente a carico delle cooperative responsabili della gestione dell’accoglienzaâ€.
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