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Ossigeno su querela di Pecori a VicenzaPiù: un colpo al pluralismo, 249 giornalisti minacciati

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 29 Novembre 2011 alle 01:48 | 0 commenti

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Vicenza, 28 nov 2011. Il contatore di Ossigeno (Osservatorio FNSI e Ordine dei Giornalisti sui cronisti sotto scorta e sulle notizie oscurate in Italia con la violenza): dal 1° gennaio 83 episodi, 249 giornalisti coinvolti. Con questi ultimi episodi (Coviello e Milioni querelati, ndr) il contatore di Ossigeno, che registra i casi di minacce e gravi abusi dal 1 gennaio 2011 a oggi, sale a 83 episodi, e il numero dei giornalisti coinvolti raggiunge quota 249.
Nei giorni scorsi il giornalista Marco Milioni e Giovanni Coviello, direttore del quindicinale VicenzaPiù hanno ricevuto un avviso di garanzia per diffamazione a mezzo stampa notificato dalla Procura di Trento in seguito a una querela del magistrato vicentino Paolo Pecori per un articolo, firmato dallo stesso Milioni e pubblicato il 28 Gennaio 2011, sui rapporti fra giustizia e politica nel capoluogo Veneto.

A Coviello, in quanto direttore, è mossa l'accusa di omesso controllo. Nell'articolo, che riprende il contenuto di un servizio dello stesso Milioni pubblicato due settimane prima su ilfattoquotidiano.it, si avanzano dubbi sulla compatibilità ambientale del pubblico ministero vicentino Paolo Pecori, prendendo spunto dai fatti denunciati qualche mese prima da una ex consigliera comunale, Franca Equizi. La Equizi aveva sottolineato la circostanza che il pubblico ministero abbia due figli avvocati che esercitano nello stesso distretto giudiziario del padre, e che uno di essi all'epoca fosse ancora assessore agli affari legali del comune di Vicenza. Coviello esprime amarezza. La querela, ha detto a Ossigeno per l'Informazione, si basa su "fatti palesemente non veri" che un lavoro di vaglio preliminare del pm trentino "avrebbe potuto chiarire" perchè Milioni nel suo servizio si sarebbe "limitato a riportare fatti, critiche ed opinioni di terzi già riportati da altri media diversi esercitando le prerogative del diritto di cronaca, che assieme a quelle di esprimere opinioni critiche, è garantito dalla carta costituzionale". VicenzaPiù è una piccola testata. In redazione, oltre al direttore lavorano due giornalisti che sviluppano le inchieste principali. Le altre sono affidate a sei collaboratori continuativi e a numerosi altri occasionali. Questa non è la prima grana giudiziaria per il piccolo e combattivo quindicinale. A febbraio Coviello e Milioni sono stati indagati dalla Procura di Vicenza per rivelazione di documentazione segreta (articoli 621 e 110 del codice penale) per avere pubblicato un documento sul sito web della testata, un documento già pubblico, in quanto precedentemente depositato in Procura. Si tratta di un esposto con l'indicazione di scambi di corrispondenza riguardo al cambio di destinazione di alcuni terreni in provincia di Vicenza, nei quali veniva citato il nome del senatore leghista Alberto Filippi. Contestualmente era stato ordinato l'oscuramento del documento sul sito. Ma ad aprile, il Tribunale del Riesame ha annullato il provvedimento riconoscendo che il materiale era pubblicabile per intero.
Direttore e redattori di VicenzaPiù sono preoccupati. Per il piccolo giornale questa vicenda è condizionante e se dopotutto il processo dovesse concludersi con una condanna ciò potrebbe essere esiziale per la sopravvivenza della testata nata nel 2006, che ha una tiratura di diecimila copie e un sito web con circa un milione di pagine visitate al mese. Sarebbe un colpo al pluralismo nella provincia vicentina. Noi di VicenzaPiù, dice Coviello, "siamo convinti di aver agito con competenza, scrupolo professionale e coscienza e ci batteremo per affermare il nostro buon diritto. Intanto andiamo avanti con il nostro lavoro, facendo affidamento sull'apprezzamento dei lettori".
Matteo Finco per Ossigeno


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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