Ospedale San Bortolo, Usb: grido di disperazione dall'Area Medica e non solo
Giovedi 19 Dicembre 2013 alle 16:05 | 0 commenti
Unione Sindacale di Base Vicenza - Nei giorni scorsi si è tenuto un confronto presso la Direzione Ulss 6 fra una trentina di lavoratori dell’Area Medica (sostenuti da delegati Usb) e il dott. Bonocore (Direttore sanitario) coadiuvato dalla dott. Padovan (responsabile ufficio risorse umane). Un confronto dal quale è emerso un vero e proprio “grido di disperazione†da parte degli infermieri e operatori socio sanitari dei tre settori (bassa, media e alta intensità ) che costituiscono l’Area Medica dell’ospedale San Bortolo.
La mancanza di 7 unità nella pianta organica (4 infermiere e 3 Oss) e le mancate sostituzioni di personale per carenze improvvise (malattie ecc), molto frequenti in questo periodo, hanno costretto il personale a dover sospendere frequentemente, i riposi, le ferie, a lavorare in alcuni casi anche 10 giorni consecutivi, a lavorare con meno personale del previsto in quanto non veniva sostituito. Addirittura, in quell’incontro è emerso che una dipendente con importanti limitazioni ai carichi lavorativi certificate è costretta a svolgere le stesse mansioni delle colleghe che non hanno problemi di salute.
Una situazione grave della quale la Direzione ha dato risposte parziali e non certe: è stata rilasciata l’autorizzazione dalla Regione Veneto di assunzioni a tempo determinato di 20 unità infermieristiche per sostituire le “gravidanze†di tutta la Ulss, più 2 unità a tempo indeterminato (niente concessioni per gli Oss). Ma con queste assunzioni, che peraltro non arriveranno prima di febbraio del 2014, pensano di risolvere le carenze di personale? Siamo a conoscenza che anche molti altri Reparti hanno carenze importanti (nella sola Rianimazione mancano 5 infermieri).
Ma come si farà a garantire una corretta assistenza e a dare garanzie di sicurezza psicofisica agli operatori, con questo andazzo? I parenti o le badanti dovranno accudire personalmente i famigliari ricoverati? Sappiamo che in Regione vi è un progetto oramai delineato nel quale si intende uniformare nei numeri il personale di assistenza negli ospedali del Veneto. Un progetto che Usb rigetta in “totoâ€. Un progetto che non tiene conto dei veri LEA (minimi assistenziali) che con queste modalità “stringenti†nelle assunzioni, le ULSS non saranno più in grado di garantire.
Una provocazione verbale è anche emersa in quella sede; Usb ha chiesto una assunzione di responsabilità della Direzione, nei confronti della cittadinanza assistita nell’area medica: che vengano esposti dei comunicati che indicano che.. l’assistenza di base, causa carenza di personale, non può essere garantita con continuità …nessuna risposta ovviamente dal Bonocore.Â
Usb nei prossimi giorni avrà un ulteriore incontro con i dipendenti dell’Area Medica e valuterà se aprire una vertenza sindacale presso la Prefettura.
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