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Ora è bagarre, poi ci saranno nuove elezioni e il M5S sarà uno dei due poli

Di Lettere al direttore Sabato 17 Marzo 2018 alle 09:04 | 0 commenti

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I ricorsi contro il Rosatellum sono numerosi, ma la Corte Costituzionale, con i suoi giudici che interpretano il peculato d'uso come Scajola l'acquisizione della sua proprietà, non si decide a sentenziare sulla costituzionalità della legge. Sarebbe stato opportuno un parere istantaneo, concomitante al varo della legge elettorale (in Italia purtroppo non fu inserita nel dettato costituzionale, ma affidata alla legislazione ordinaria), intanto però non è così: e questo ci fa pensare sull'utilità dell'alta Corte, sulla sua funzione di estremo guardiano dello Stato o degli interessi politici dominanti.

E, sebbene col Rosatellum siano stati violati alcuni diritti fondamentali (principio di ragionevolezza, di eguaglianza del voto, porte girevoli etc...), la simulazione con molte leggi elettorali precedenti: mattarellum, porcellum, consultellum tedeschellum, italicum escluso, ma solo alla Camera... e anche con molti sistemi elettorali europei, non consegna una maggioranza per governare. Lo strano caso non è prodotto dal tipo di legge impiegata, ma dalla natura della polarizzazione del voto. In un sistema politico tripolare, dove ognuno dei poli o delle associazioni politiche dichiara se stessa alternativa all'altra, solo una rivoluzione tra l'elettorato potrà assegnare la maggioranza assoluta ad un solo partito o coalizione. Allora, pur ricordando i casi del Belgio e della Spagna, nazioni la cui mancanza di governi, per anni, parve addirittura avere un effetto benefico sulle loro economie (giacché possono essere più dannose le leggi che si fanno che quelle che non si fanno), diciamo che un governo bisogna pur farlo. E perciò andiamo a evidenziare l'affinità parentale tra le forze in campo. Il centrodestra e il centrosinistra hanno ereditato il grado d'alternanza dei due schieramenti, neo-comunista e neo-fascista, che si sono contrapposti dal dopoguerra ad oggi, ma hanno assimilato l'ala destra e l'ala sinistra della DC, il partito società che ha dominato la vita politica della "prima repubblica". Quindi, per acciuffare il massimo consenso, hanno usato l'eredità estrema per disegnare le loro differenze, e l'eredità democristiana per scolorirle nel comune moderatismo. Il M5S, si considera invece post-ideologico, distante dalle colorazioni apparenti dei propri competitors, pronto ad eseguire le promesse politiche che entrambi hanno mancato di attuare. E sebbene nessuno risponderebbe alla sua richiesta di maggioranza parlamentare sui temi, e di desistenza dal governo, se il Movimento 5 Stelle accettasse l'appoggio esclusivo di una parte ne resterebbe irrimediabilmente connotato. Alla fine vincerà l'interesse pragmatico a governare e ad ottenere benefici e potere dalla proprietà dei ministeri. Dunque, l'unione dei responsabili incombe: incombe l'alleanza su alcuni obiettivi di partenza per poi trasformarsi nel quinquennio in fusione delle parti. Questa legislatura riporterà al sistema bipolare e finalmente sarà buona qualsiasi legge elettorale.

di Giuseppe Di Maio

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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