Ora alla BPVi arriva anche l'Antitrust per le "operazioni baciate" mentre Zonin nel Cda a trazione Iorio ha intascato un milione di euro
Mercoledi 9 Marzo 2016 alle 10:00 | 0 commenti
L’Antitrust, come si diceva, ha avviato un’istruttoria per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti di Bpvi. I comportamenti oggetto del procedimento, nella sostanza, sono gli stessi rispetto ai quali, sul versante delle responsabilità penali, sta indagando la procura di Vicenza (che ha ipotizzato le fattispecie di reato dell’associazione a delinquere e del falso in bilancio): la banca vicentina, insomma, avrebbe condizionato l’erogazione di finanziamenti ai clienti (mutui, prestiti, aperture in conto corrente) all’acquisto di azioni o di obbligazioni convertibili dell’istituto stesso, anche concedendo somme superiori agli importi richiesti in caso di accettazione. Si tratta delle famigerate «baciate», operazioni ai limiti del lecito che, sul piano pratico, hanno già portato a invalidare una porzione considerevole dell’ultimo aumento di capitale effettuato dalla banca.
Questi comportamenti, secondo una nota emessa ieri dall’Antitrust, avrebbero potuto «limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione ai prodotti di finanziamento». L’istruttoria, come ha spiegato la stessa autorità garante della concorrenza, è stata avviata sulla base di informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del Codice del consumo. Secondo la nota del Garante, «l’indebito condizionamento, connesso alla possibilità di ottenere il finanziamento solo sottoscrivendo titoli della stessa banca, appare qualificabile come comportamento idoneo a fare assumere una decisione commerciale che il consumatore non avrebbe altrimenti preso. E ciò a prescindere dal tipo di informazione resa sulle caratteristiche e sul grado di rischiosità del titolo abbinato».
Tutto questo avveniva nel recente passato e sotto la responsabilità dei vecchi amministratori e dirigenti. Oggi, dopo l’ispezione dei funzionari Antitrust, fonti della banca ribadiscono che «Bpvi è un cantiere della legalità . Qualunque organo dello Stato venga a controllare, avrà tutta la nostra collaborazione».
Da Il Corriere del Veneto
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